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Oristano

Brutale rapina a un anziano a Vicenza: arrestati due giovani di Abbasanta e Mazzara del Vallo

Brutale rapina a un anziano a Vicenza: arrestati due giovani di Abbasanta e Mazzara del Vallo

I provvedimenti disposti dal magistrato veneto sono stati eseguiti dalla squadra mobile di Oristano e da quella di Trapani

16 novembre 2019
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ORISTANO. La Polizia di Stato, su disposizione della Procura della Repubblica Veneta, ha dato esecuzione, con un’operazione congiunta delle Squadre Mobili delle Questure di Oristano, Trapani e Vicenza, a due misure cautelari in carcere emesse a carico di due cittadini di origine marocchina, residenti rispettivamente ad Abbasanta ed a Mazzara del Vallo. I due extracomunitari sono ritenuti responsabili, in concorso tra loro, dei reati di rapina aggravata, sequestro di persona e indebito utilizzo di carta di credito.

La notte dello scorso 30 settembre, infatti, i due arrestati, dopo aver forzato la porta di ingresso di un appartamento in un condominio di Vicenza, erano entrati nell’abitazione di una persona anziana. La povera vittima, dopo essere stata pesantemente malmenata, imbavagliata e legata con nastro adesivo ad una sedia, veniva rapinata del denaro contante che aveva in casa. Non solo, mentre si trovavano in casa dell'anziano, tramite un computer portatile, i due malviventi eseguivano alcune operazioni bancarie on-line utilizzando una chiavetta “token” presente sul tavolo della cucina, per poi dileguarsi portandosi al seguito le carte di credito e bancomat del padrone di casa, utilizzate poi successivamente per effettuare altri prelievi e sottrarre ingenti somme di denaro. La vittima è stata trovata riversa a terra, con mani e piedi legati e in forte stato di shock, da un coinquilino che ha subito chiamato il 113.

Le successive indagini, supportate dagli accertamenti effettuati dalla Polizia Scientifica che ha rilevato alcune impronte digitali, l’analisi delle immagini registrate da alcuni impianti di video-sorveglianza presenti in zona, nonché lo sviluppo dei tabulati delle celle telefoniche, hanno portato in breve tempo all’identificazione dei due rapinatori che lo scorso 12 novembre sono stati arrestati.

Dall’attività di investigativa è emerso che i due giovani arrestati, fingendosi dipendenti di una società elettrica, carpivano la fiducia di persone indifese, proponendo contratti di fornitura servizi estremamente vantaggiosi e, approfittando dell’occasione, effettuavano veri e propri sopralluoghi all’interno delle abitazioni, che qualche tempo dopo avrebbero “visitato” in orario notturno, rapinando gli inquilini e facendo razzia di quanto trovato.

I due sono già stati sottoposti ad interrogatorio di garanzia da parte del Gip. Il disoccupato 23enne M.A. di origine marocchina ma da anni residente in provincia di Oristano, è stato rintracciato ad Abbasanta in casa dei genitori e ora è rinchiuso nella casa circondariale di Massama; l’altro rapinatore, invece, è recluso presso il carcere di Trapani.

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