Nuova ala per il museo, Cabras rivuole i Giganti
A breve consegnati i lavori per il secondo lotto dell’edificio simbolo del paese. Incertezza sul futuro dei piccoli nuraghi: l’ipotesi di un trasferimento a Cagliari
CABRAS. In attesa che venga consegnata la nuova ala del Museo all’amministrazione, prevista entro fine anno, a breve saranno consegnati alla ditta che li eseguirà i lavori per la realizzazione della seconda. Anche se con ritardo notevole sulla tabella di marcia - i lavori della prima ala dovevano essere completati e messi nella disponibilità della struttura alla fine dello scorso anno, termine poi slittato a marzo, poi procrastinato ulteriormente per arrivare a fine anno, se non ci saranno altri intoppi, il conferimento avverrà tra l’ultima decade di novembre e la prima di dicembre.
L’impegno di spesa previsto per la seconda ala è di circa 1,5 milioni di euro, mentre l’inizio dei lavori, tra la consegna del cantiere all’impresa e la formalizzazione dei relativi adempimenti burocratici, potrebbe però slittare all’inizio del 2020. Di certo, almeno per il momento, c’è che con la consegna della parte già conclusa, si potrà procedere al nuovo allestimento del museo. Una sala spaziosa, circa 250 metri quadrati, sarà dedicata all’esposizione delle statue rinvenute a Monte ‘e Prama già nella disponibilità del museo. Per capire se anche quelle attualmente esposte nel polo museale di Cagliari arriveranno a Cabras, è necessario attendere ancora. «Quello è il nostro obiettivo – aveva detto il sindaco Andrea Abis, qualche giorno fa – circa la tempistica, per adesso non è possibile dire con certezza quando questo avverrà. Ogni passo e ogni atto devono essere fatti e formalizzati al momento giusto».
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La nuova ala, oltre alla statuaria, ospiterà anche gli altri reperti restituiti dalla collina di Monte ‘e Prama, compresi i modelli di nuraghe rinvenuti nel saggio di scavo del 2017, effettuato all’esterno dell’area di proprietà della curia oristanese. Quei modelli, anche se in buono stato di conservazione, stando a quanto detto dagli archeologi subito dopo il ritrovamento, hanno necessità di interventi di restauro mai effettuati. Interventi che si potrebbero fare senza spostarli dal museo, visto che non devono essere sottoposti a operazioni particolarmente complesse.
Ambienti a conoscenza dei diversi dossier sul tema ritengono credibile l’ipotesi che la soprintendenza voglia portare i modelli di nuraghe a Cagliari. Se così fosse è possibile che gli amministratori locali pretendano garanzie circa il loro rientro a Cabras, sede naturale degli importanti reperti rinvenuti nel sito archeologico di Monte ‘e Prama. Dopo l’apertura della nuova ala cadrà anche l’alibi del poco spazio disponibile per ospitarli tutti insieme nel museo. Spazio per altro destinato a raddoppiare quando anche la seconda parte della struttura sarà completata.