La Nuova Sardegna

Oristano

Oristano, l'assessora: «Per ora la scuola resta chiusa, via Cairoli non è agibile»

Davide Pinna
Oristano, l'assessora: «Per ora la scuola resta chiusa, via Cairoli non è agibile»

Già richiesto il finanziamento alla Regione per poter rifare i controsoffitti

17 novembre 2019
3 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. Per le scuole elementari di via Cairoli c'è sia la notizia buona che quella cattiva, stando a quanto emerge dalla riunione congiunta delle commissioni Scuola e Lavori Pubblici, tenutasi ieri mattina a Palazzo degli Scolopi. Quella buona è che, meteo permettendo, martedì riprenderanno i lavori per la sostituzione della copertura della scuola, che dovrebbero concludersi a metà dicembre secondo il nuovo dirigente del settore Lavori Pubblici, l'ingegnere Roberto Sanna. Quella cattiva è che potrebbe non bastare, per far rientrare alunni e maestre in sede.

Ci sono infatti da rifare completamente i controsoffitti, crollati in più punti (e anche ai piani inferiori) a causa delle infiltrazioni. «Gli uffici si sono già attivati per ottenere dalla Regione un finanziamento che dovrebbe aggirarsi sui 55 mila euro» ha spiegato Sanna. È chiaro che, tra iter per il finanziamento e procedure per l'assegnazione dei lavori, l'intervento sui controsoffitti rischia di giungere a compimento solo a 2020 inoltrato, sperando che non si accumulino ulteriori ritardi. Resta da capire, però, se l'agibilità della struttura dipenda dalla realizzazione dei controsoffitti: su questo, in commissione, non si è fatto chiarezza. «Il trasferimento delle classi in tre sedi diverse – ha affermato la consigliera democratica Maria Obinu – arreca gravi disagi: la scuola è disgregata e i docenti non possono utilizzare attrezzature fondamentali, come le lavagne multimediali». Sembra anche esserci, a questo punto, una prima quantificazione del danno: quei 55 mila euro necessari per gli interventi sui controsoffitti che non erano previsti nei lavori in corso in queste settimane. «Chi pagherà questo danno? – ha chiesto il consigliere di Fratelli d'Italia, Pepi Puddu – si farà ricorso all'assicurazione e alla fideiussione previste nel contratto con la ditta appaltatrice o pagherà il comune?»

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:site:1.37913801:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.37913801:1653494089/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

Il problema delle responsabilità non è di poco conto, perché è chiaro che la tempistica dei lavori, che ha portato a scoperchiare il tetto in pieno autunno e dunque in un periodo particolarmente piovoso, potrebbe aver aumentato i danni dovuti alle piogge. «Per quel che mi risulta – ha affermato il dirigente, insediatosi da poco meno di un mese – la situazione era già disastrosa da prima. Probabilmente, lavori o no, questa situazione si sarebbe verificata comunque. L'anno scorso si era già registrato un crollo nell'aula informatica». Per le altre scuole cittadine la situazione è positiva, secondo l'assessora Stefania Zedda e il dirigente: «Siamo intervenuti dovunque ci fossero criticità e i problemi sono stati risolti o sono in via di risoluzione». Dal dibattito è emersa la necessità di potenziare il sistema di manutenzioni ordinarie delle strutture scolastiche, dando maggiori risorse – soprattutto in termini di lavoratori – al cantiere comunale. Il presidente della commissione Scuola, Antonio Iatalese, ha chiesto di accorciare i tempi fra le segnalazioni dei disagi e l'intervento degli operai comunali, mentre quello della commissione Lavori Pubblici, Luca Faedda, ha invitato a rivedere la viabilità nella zona di via Solferino – dove oggi sono presenti anche numerose classi provenienti da Sa Rodia – e a monitorare lo stato di salute degli alberi presenti nei giardini degli istituti.
 

La tragedia

Tre vite e tre famiglie distrutte nello schianto sulla Sassari-Alghero

di Davide Pinna
Le nostre iniziative