La Nuova Sardegna

Oristano

Infettivologhe a neurologia, ospedale bocciato

Infettivologhe a neurologia, ospedale bocciato

Il giudice del lavoro annulla una decisione dell’Ats. Le due dottoresse non dovevano lavorare lì

20 novembre 2019
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ORISTANO. Due infettivologhe operanti in Medicina, sono inserite nei turni di guardia notturna del reparto di neuroriabilitazione, afferente al reparto principale, pur senza averne i requisiti, e senza tener conto delleloro effettive competenze. Per questo motivo il tribunale di Oristano, sezione lavoro, ha dichiarato illegittima la decisione dell'Ats con la prima sentenza del genere sull'appropriatezza delle cure: «Adibire le ricorrenti nel reparto di Neuroriabilitazione non appare adeguato a garantire ai pazienti gli interventi necessari al recupero di disabilità importanti, specialmente in casi di emergenza», si legge nella motivazione. Le due dottoresse svolgevano il lavoro a Medicina ma le guardie notturne, proprio per la carenza dei medici, sono organizzate in maniera tale da riportare in capo a Medicina anche reparti a latere come neuroriabilitazione. Le due dottoresse, secondo fonti Assl, hanno comunque avuto solo due occasioni per intervenire, ma la loro presenza nelle guardie ha comunque fatto nascere un contenzioso che si è concluso con la decisione del Tribunale. Nell’accogliere il ricorso proposto da alcuni medici ospedalieri, il Giudice ha, tra l’altro, stabilito che un’azienda sanitaria «non possa assegnare il dirigente medico ai servizi di guardia interdivisionale e di pronta disponibilità in strutture preposte all’assistenza di pazienti che questi non potrebbe assistere perché privo delle indispensabili competenze specialistiche. A nulla rileva – ha osservato il Giudice – che l’urgenza “non si sia sinora verificata, o che comunque il numero di interventi di emergenza sia rimasto tutto sommato contenuto, come esposto dall’ente resistente, non potendo ovviamente l’assistenza sanitaria fondarsi sulla bassa probabilità della necessità di interventi specialistici. Il medico di guardia, o di pronta disponibilità, deve essere in grado di prestare l’assistenza anche se l’evento emergenziale si verificasse in via del tutto episodica». I due medici rimangono in carico a Medicina.

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