La Nuova Sardegna

Oristano

Piazze del gusto, espositori e staff senza soldi

Piazze del gusto, espositori e staff senza soldi

Da due mesi aspettano invano il bonifico dall’organizzatore: «Ma non riusciamo più a contattarlo»

24 novembre 2019
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ORISTANO. « Sono trascorsi due mesi esatti ma non abbiamo ancora ricevuto il becco di un quattrino»: c’è rabbia e anche apprensione fra coloro che a settembre avevano partecipato alle Piazze del gusto la grande kermesse dell’agroalimentare che per un intero fine settimane aveva monopolizzato il centro storico, con tanti banchi e gazebo letteralmente carichi di ogni genere di prelibatezza, ma anche qualche spettacolo e momenti di intrattenimento. Una bella festa (che aveva ottenuto il sostegno del Comune che per quei giorni, aveva rivoluzionato il traffico in mezza città pur di riuscire a trasformare il centro in una grande isola pedonale dove poter acquistare e degustare) che però, ancora attende il meritato finale, ossia il pagamento di chi ci ha lavorato. Aspettano i 160 espositori che hanno anticipato parecchio denaro, aspettano i circa 40 componenti dello staff che hanno addirittura investito del problema l’Ufficio del Lavoro chiedendo la verifica dei loro contratti. Anche gli imprenditori vogliono chiarezza: «Nel contratto c’era scritto che saremmo stati pagati il 23 settembre, invece, dopo due mesi non c’è nulla e quel che è peggio, non riusciamo più a parlare con il patron della fiera, Tomaso Comida», dicono quasi in coro lavoratori e imprenditori che stanno valutando di andare per vie legali. «Io a questo evento ci avevo creduto: ho speso un sacco di soldi anche per acquistare i gazebo dato che quelli forniti dall’organizzazione non andavano bene – protesta Salvatore Polo, ristoratore di Ozieri – Comida non ha mantenuto nessuno degli impegni che aveva preso. Ci ha obbligati a ritirare i tichet, che poi non ci sono stati rimborsati. Aveva promesso intrattenimenti in piazza Tharros e invece era il deserto. Francamente in tanti anni di partecipazione ad eventi e fiere in tutta Europa una situazione così non mi era mai capitata». (m.c.)

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