La Nuova Sardegna

Oristano

Delogu a mezzo servizio: da Sedilo venti di guerra

di Maria Antonietta Cossu
Delogu a mezzo servizio: da Sedilo venti di guerra

Il sindaco minaccia azioni legali contro i vertici sanitari e chiede aiuto al prefetto Il paese è nell’orbita dell’ospedale di Ghilarza. In serata riunione dei sindaci

26 novembre 2019
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GHILARZA. I sindaci di Ghilarza, Paulilatino, Sedilo, Sorradile , Tadasuni e Cuglieri ieri si sono riuniti attorno al capezzale al capezzale del Delogu per valutare un quadro clinico che non dà segni di miglioramento, ma sul quale potrebbe essere chiamata a dire la sua la procura della Repubblica. Sarà interpellata dal Comune di Sedilo se non sarà prontamente riattivato il punto di primo intervento e non verranno ripristinati i servizi soppressi o ridimensionati a causa delle carenze d’organico dell’ospedale. L’avvertimento è contenuto nella diffida che il sindaco Salvatore Pes ha inoltrato alla Regione, all’Ats e all’Assl di Oristano per sollecitare la regolare ripresa delle attività sanitarie.

Facendo leva sull’ipotesi di reato ravvisata nella chiusura del pronto soccorso senza preavviso e senza l’adeguata informazione ai Comuni e all’utenza del territorio, l’amministratore ha minacciato un esposto alla magistratura nel caso in cui le rimostranze rimanessero inascoltate. Delle intenzioni bellicose il Comune di Sedilo ha messo al corrente il prefetto, Gennaro Capo. La riapertura del presidio dell’emergenza ha la priorità, ma nella diffida si chiede anche di chiarire a quali organi, politici e gestionali, siano da imputare le responsabilità sulla gestione della crisi dell’ospedale ghilarzese e in particolare «Sull’eventuale distrazione di risorse e reperibilità, ripartizione e turnazione del personale medico nell’amb ito dell’area socio-sanitaria di Oristano e dell’Ats Sardegna, dei gravi ritardi sui concorsi per il reperimento del personale».

Salvatore Pes, inoltre, reclama più trasparenza sugli atti e le informazioni relativi sia all’emergenza in corso al Delogu sia alla situazione generale della sanità pubblica e minaccia di impugnare e denunciare di fronte a tutte le autorità giudiziarie qualunque dispositivo attuato, avallato o deliberato da ciascuna delle parti chiamate in causa. L’amministrazione sedilese ha già messo al corrente delle sue intenzioni bellicose il prefetto.

Gli ultimi sviluppi fanno comunque sperare che non si debba ricorrere ad azioni estreme. All’assemblea convocata a Ghilarza dal presidente del distretto socio sanitario Domenico Gallus, il direttore dell’Assl Mariano Meloni ha annunciato la prossima apertura del pronto soccorso di Ghilarza in virtù dell’assunzione per sei mesi di una geriatra. L’Ats ha assunto con incarichi a termine anche due medici appena specializzati. Prenderanno servizio il 28 novembre, mentre la dottoressa sarà inizialmente affiancata da esperti a Oristano. Meloni, inoltre, si è detto fiducioso sull’esito positivo della trattativa per affidare alle guardie mediche la gestione dei codici bianchi e verdi, accordo che potrebbe essere siglato in settimana. «Il primo intervento aprirà quando potrà funzionare in sicurezza», ha quindi annunciato Meloni prospettando tempi non troppo lunghi.

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