La Nuova Sardegna

ORISTANO. Il campo Tharros, negli ultimi anni, ha rappresentato una fotografia esaustiva dello stato di salute del calcio oristanese. Se da un lato sportivo la Tharros affondava, agonizzante e con un futuro in bilico, le tribune riflettevano quello stato di incertezza. Non solo relativamente al numero di spettatori, fisiologicamente in calo davanti a risultati tutt'altro che esaltanti, ma anche alla luce di un impianto per larga parte inagibile. Nell'agosto 2017, l'annullamento dell'amichevole organizzata tra Oristanese e Cagliari, a pochi minuti dal fischio d'avvio e con centinaia di tifosi in attesa di riempire gli spalti, rappresentò una pagina incolore per la città. Un anno dopo, nell'ottobre 2018, la stessa amichevole ebbe luogo in un impianto per metà inagibile. Non esattamente la migliore delle cartoline. Dopo un lungo iter burocratico e gli immancabili ritardi e rinvii del caso, però, la tribuna coperta del campo Tharros è ormai prossima alla riapertura. «I lavori, affidati all'ingegner Filippo Uras, sono terminati – dichiara Roberto Sanna, direttore del settore lavori pubblici del Comune di Oristano – oggi riunirà la commissione da me presieduta darà un parere sulla base delle verifiche effettuate dai vigili del fuoco. I lavori sono terminati da qualche settimana quindi non credo vi sarà alcun problema, la tribuna potrà essere immediatamente disponibile. Poi si tratterà di trovare quei due-tremila euro per sistemare gli spogliatoi, qualche porta spaccata da qualche giocatore incavolato che non ha capito che così facendo rovina un bene pubblico». Ancora incertezza, invece, relativamente al terreno di gioco, inagibile in seguito alle abbondanti precipitazioni delle scorse settimane. Verosimilmente sarà necessario un ulteriore sopralluogo, nella speranza che il maltempo dia una tregua.(st.sul)