La Nuova Sardegna

Oristano

Raccolta rifiuti più cara, ma i servizi aumentano

di Davide Pinna
Raccolta rifiuti più cara, ma i servizi aumentano

Il Comune ha presentato il nuovo appalto che entrerà in vigore da maggio Costerà un milione in più all’anno che sarà recuperato tramite migliorie

30 novembre 2019
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ORISTANO. Un progetto ambizioso, quello predisposto dall’amministrazione comunale, per il nuovo appalto sulla raccolta dei rifiuti. La scadenza per la presentazione delle offerte è fissata per l’8 gennaio e la base d’asta è di quasi 43 milioni da spalmare in nove anni, due dei quali opzionali, per una spesa annuale di 4 milioni e 800mila. Il costo cresce di circa 1 milione all’anno rispetto all’appalto del 2013. Il fulcro del bando è l’offerta tecnica, che peserà per l’80 % della valutazione, con solo 20 punti assegnati al ribasso. «C’è un significativo aumento dei costi – spiegano il sindaco Andrea Lutzu e l’assessore all’Ambiente Gianfranco Licheri –, è la conseguenza dell’inserimento di nuovi servizi e adeguamenti contrattuali. L’obiettivo è migliorare ed essere stabilmente sopra la soglia dell’80% di differenziata». Insomma, un aumento totale di quasi 9 milioni, che l’amministrazione punta però ad assorbire con i risparmi ottenuti grazie al nuovo sistema.

«Abbiamo predisposto il progetto in base alle carenze segnalate dagli uffici» spiega l’assessore. Per la prima volta il capitolato prevede delle voci specifiche e dettagliate per i servizi di spazzamento stradale, pulizia delle caditoie e diserbo. Un’importante novità è che i contenitori condominiali saranno assegnati solo ai palazzi con più di nove unità abitative: nello scorso appalto il limite era di cinque. L’obiettivo è rendere più efficaci i controlli sulla corretta differenziata anche nei palazzi. Nei condomini più grandi verranno consegnate buste con microchip, per verificare le irregolarità anche in caso di conferimento collettivo. Tutti i mastelli saranno sostituiti con nuovi contenitori dotati di chip e tutti i mezzi di raccolta avranno una strumentazione in grado di leggere il chip. L’obiettivo è creare una banca dati storica, in funzione di una prossima trasformazione della Tari non più sulla base dei metri quadri dell’abitazione, ma in base alla quantità di spazzatura prodotta.

«Per lo spazzamento stradale – ha spiegato Giangavino Pilu, responsabile del settore ambiente degli uffici – si punta a un modello di giorni predeterminati di pulizia per ogni strada, con dei cartelli fissi e non più amovibili». Durante l’estate, su proposta del presidente della commissione Ambiente Lorenzo Pusceddu, ci sarà un potenziamento del servizio a Torregrande con l’ecocentro attivo cinque giorni alla settimana. L’organico dei lavoratori resta invariato: saranno 57 i dipendenti anche col nuovo gestore. L’amministrazione ipotizza di terminare le procedure di gara e far partire il nuovo appalto nei primi giorni di maggio. «Per quanto riguarda la Tari – ha aggiunto Licheri – ovviamente speriamo di poterla abbassare, ma la nostra è già una delle più basse. La vera diminuzione arriverà dalla riduzione dell'evasione, che oggi si attesta sul 25% del totale».

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