La Nuova Sardegna

Oristano

Ghilarza, riapre al pubblico la casa museo di Gramsci

Lo scrittoio di Antonio Gramsci
Lo scrittoio di Antonio Gramsci

Dal 12 al 14 dicembre primo Festival dedicato all'intellettuale sardo

05 dicembre 2019
2 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. Dopo cinque mesi e mezzo di lavori, la Casa Museo Antonio Gramsci di Ghilarza riaprirà i battenti alle 17.30 di giovedì prossimo 12 dicembre e sarà l'evento clou della prima giornata della prima edizione dell'International Gramsci Festival, evento che proseguirà anche venerdì 13 e sabato 14 con un ricco calendario di appuntamenti. «Il nostro obiettivo è quello di coinvolgere un pubblico più vasto rispetto a quello specialistico al quale ci siamo rivolti finora», ha spiegato il presidente della Fondazione Casa Museo, Giorgio Macciotta, che ha presentato l'iniziativa assieme al direttore della Casa Museo Paolo Piquereddu e al sindaco del paese Alessandro Defrassu. Tre giorni di appuntamenti, mostre, dibattiti e tanto altro con un tema guida che quest'anno sarà quello del carcere.

Se ne parlerà con ospiti del calibro di Giovanni Maria Flick, Seba Pezzani, Sam Millar, Sahm Venter e Fabio Cavalli. Presente anche il nipote del politico e intellettuale sardo, che ne porta il nome. E non mancherà un parallelo tra la figura di Antonio Gramsci e quella di Nelson Mandela. Coinvolte nel progetto del Festival anche le associazioni Antonio Gramsci e Onnigaza di Ghilarza e l'associazione Casa Natale di Ales.

L'attesa riapertura del Museo rappresenta invece il primo passaggio del progetto del Polo museale che coinvolgerà tutto il territorio, e per il quale il Comune di Ghilarza ha già pubblicato un bando internazionale da un milione di euro. La Casa Museo intanto è già cresciuta grazie all'acquisizione da parte della Fondazione dell'edificio confinante, che per tanti anni ha ospitato la sezione locale del Partito Comunista e che adesso ospiterà i servizi amministrativi e di accoglienza che finora ne hanno limitato la piena fruizione. (Ansa).

La Sanità malata

Il buco nero dei medici di famiglia: in Sardegna ci sono 544 sedi vacanti

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative