La Nuova Sardegna

Oristano

A Oristano ecco Deliveroo: il cibo arriverà a casa con i rider

Michela Cuccu
A Oristano ecco Deliveroo: il cibo arriverà a casa con i rider

Il colosso della consegna a domicilio apre e promette: «Per la ristorazione locale ci saranno benefici»

06 dicembre 2019
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ORISTANO. Prepariamoci a vederli presto anche da noi, giubbino grigio e turchese, pedalare veloci sulle biciclette con i contenitori carichi di cibo da consegnare a domicilio: prima della vigilia di Natale i rider di Deliveroo faranno il loro esordio nelle vie della città di Eleonora. La piattaforma leader dell’online food delivery nel proprio piano di espansione ha infatti inserito Oristano fra le sedici città italiane in cui fra qualche giorno si potranno ordinare i pasti del ristorante preferito semplicemente con un click.

Oristano è in realtà l’ultimo dei capoluoghi storici isolani dove sarà attivata l’app Deliveroo. «Complessivamente, nelle sedici nuove città, Deliveroo conta di collaborare, nei prossimi mesi, con più di 150 nuovi ristoranti e più di 100 nuovi rider garantendo il proprio contributo allo sviluppo economico dei territori in cui la piattaforma è presente – spiega l’azienda –. In media, infatti, il fatturato dei ristoranti che scelgono di collaborare con Deliveroo aumenta fino al 30%, con tutte le positive ricadute del caso in termini di sviluppo dell’indotto e creazione di nuovi posti di lavoro».

In città per il momento inizierà da McDonald’s, catena di fast food con cui ha in atto una partnership consolidata, ma il piano di espansione in città è ben più ambizioso. «Contiamo di collaborare con una decina di ristoranti di Oristano», spiega Fabrizio Francioni, addetto alle comunicazioni esterne di Deliveroo che in grandi linee anticipa il progetto di espansione per Oristano. «L’ordinazione dei pasti online e la successiva consegna a domicilio non intaccano le attività tradizionali dell’azienda di ristorazione che si rivolge alla nostra piattaforma, nel senso che semmai ne amplifica il fatturato, con una crescita media del 30%», dice ancora chiarendo: «Chi si rivolge a questo servizio ha sicuramente esigenze diverse da coloro che si recano in ristorante».

Toni rassicuranti che portano a credere che l’arrivo della piattaforma dell’online food non svuoterà le sale dei ristoranti favorendo invece la consumazione in casa dei cibi preparati dallo chef di fiducia. Deliveroo del resto è un’azienda in forte espansione e che in generale vanta di aver fatto crescere il fatturato nazionale della ristorazione per 600 milioni. In Sardegna la piattaforma si sta velocemente consolidando: «Cagliari è una delle città italiane che negli ultimi dodici mesi ha conosciuto un forte aumento di utenti, con una crescita di ordinazioni del 382%», prosegue Francioni che aggiunge una curiosità: «Il piatto più ordinato dai clienti cagliaritani è il pokè hawaiano, a base di riso bollito, pesce crudo e verdure: vien da pensare che gli utenti cagliaritani della nostra piattaforma siano soprattutto dei salutisti, anche se in realtà, l’offerta e di conseguenza, le richieste, sono molto più varie e diversificate».

Insomma, le abitudini degli oristanesi in tema fruizione di ristoranti e trattorie non dovrebbero sostanzialmente venir modificate a discapito della convivialità. Del resto, da anni, ristoranti e pizzerie fanno attività di asporto e consegne a domicilio, magari attraverso ordinazioni via social.

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