La Nuova Sardegna

Oristano

Pineta incenerita, una denuncia

di Enrico Carta

In fumo tra il 22 e il 23 ottobre 73 ettari. Dall’Horse Country furono fatti evacuare duecento turisti

10 dicembre 2019
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ARBOREA. Sul registro degli indagati ci sono un nome e un numero che corrisponde a un reato. Il primo non è stato comunicato, il secondo sì: 415 bis ovvero incendio boschivo doloso. Non è stato quindi un evento accidentale, col fuoco che sfugge a chi sta effettuando i consueti abbruciamenti d’inizio autunno, a distruggere una parte della pineta di Arborea. Gli agenti del Corpo forestale, in particolare quelli della stazione di Marrubiu che hanno condotto le indagini coordinate dal procuratore Ezio Domenico Basso e dal pubblico ministero Valerio Bagattini, oltre ad aver già individuato un colpevole hanno anche trovato un movente. Sebbene ben poco trapeli su un’indagine che ancora deve compiere passi importanti, il motivo di un gesto che ha devastato la pineta secolare e ferito al cuore Arborea sarebbe un banale e quanto mai distruttivo dispetto.

Col passare delle settimane si chiariranno meglio i contorni dell’episodio di fine ottobre. Le fiamme partirono nella tarda serata del 22 da un canneto sulle rive dello stagno di Pauli Pirastu, ma con tutta probabilità furono appiccate in più punti. Lo scirocco soffiava forte come poche altre volte durante l’anno e, proprio per questo motivo, il rogo divenne da subito ingestibile tanto che fu necessario evacuare 200 persone dal vicino resort dell’Horse country, una delle strutture ricettive più importanti della provincia in cui tanti turisti stavano trascorrendo le vacanze. Una notte e l’impiego di ogni uomo e di ogni mezzo disponibile non bastò all’apparato dell’antincendio e della protezione civile per avere la meglio del fuoco che intanto camminava e lasciava dietro di sé solo cenere prima di essere domato solamente il 23. Gli ettari di vegetazione distrutta furono 73 – in fumo andarono parti del bosco di pini, macchia mediterranea e vegetazione palustre – con danni per l’intero ecosistema che impiegherà anni per riprendersi da una devastazione simile.

Ad Arborea, ferita, si pensò che potesse essere stato un incendio colposo. Nessuno voleva credere che una mano avesse volontariamente fatto tutto ciò. Non si capiva quale potesse essere un eventuale vantaggio e così, nemmeno il fatto che agli occhi esperti degli uomini della Forestale e dei vigili del fuoco apparisse quanto mai strano che i punti d’innesco sembrassero più d’uno, aveva convinto tutti dell’origine dolosa del rogo. Invece, accertato questo, gli agenti della Forestale si sono messi al lavoro per capire chi potesse aver avuto un motivo per compiere un simile gesto. Ci sono arrivati in fretta, dopo aver raccolto ogni tipo di elemento e ora c’è la denuncia che potrebbe portare in poco tempo il presunto autore di fronte al giudice.

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