La Nuova Sardegna

Oristano

Pubblica utilità, un caso in Cassazione

Pubblica utilità, un caso in Cassazione

Annullata una condanna per un imputato che non si era presentato ai lavori

10 dicembre 2019
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ORISTANO. Non aveva svolto i lavori di pubblica utilità e così ha rischiato che la condanna che avrebbe invece dovuto espiare con le sue prestazioni al Comune di Cuglieri diventasse qualcosa di non più cancellabile. Sono stati però i giudici della Cassazione a chiarire che l’imputato di un tempo non andava punito per quell’inadempienza che non dipendeva da lui. Tutto era iniziato con un test con l’etilometro a cui il guidatore era risultato positivo. Successivamente era arrivata la condanna a venti giorni che l’imputato aveva deciso di scontare con i lavori di pubblica utilità e così cancellarla. Aveva anche indicato il Comune di Cuglieri come quello in cui avrebbe svolto quei lavori, solo che dalle parti del municipio o dei suoi cantieri nessuno l’aveva mai visto. La pena alternativa era stata quindi cancellata e si era passati all’esecutività della condanna di venti giorni. L’avvocatessa Rossella Oppo ha però presentato ricorso per conto del suo assistito e in Cassazione ha ottenuto ragione. I giudici hanno chiarito che, in caso di pena sostitutiva, spetta al pubblico ministero dare il primo impulso coinvolgendo l’ente indicato. Il condannato deve solamente attendere di ricevere la comunicazione e non è tenuto ad avviare di suo la procedura. Dal Comune di Cuglieri, poi, era arrivata solo la dichiarazione di disponibilità ad accettare la richiesta di essere inserito tra i lavoratori di pubblica utilità, ma nessun calendario era mai stato comunicato.

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