Il campo boe è ancora in acqua
Nonostante la sentenza del tribunale. Protesta della consigliera 5 Stelle Cuccu
11 dicembre 2019
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SAN VERO MILIS. Rimuovere i corpi morti in cemento per le 32 imbarcazioni ancora immersi in acqua e revocare la concessione demaniale marittima di 7.200 metri quadri.
Son queste le due richieste della consigliera regionale del M5S Carla Cuccu alla Regione presentate attraverso un'interrogazione consiliare rivolta a presidente di giunta e assessori a Demanio e Ambiente. Dopo la sentenza del Tar e la sua pubblicazione, che ha bocciato la realizzazione del campo ormeggi di Su Pallosu, sulla vicenda, secondo il Movimento Cinque Stelle è calato il silenzio. «Nessuna autorità amministrativa: comune, regione e Capitaneria, si è ancora preoccupata di farla eseguire. Le autorizzazioni per la realizzazione del Campo Boe erano state negate dopo lo svolgimento di due conferenze di servizio del Suape di San Vero Milis a causa della motivata opposizione della Soprintendenza Archeologica, di numerose associazioni e degli oltre 1.600 firmatari di un'apposita petizione».
Contro il diniego il proponente una associazione di Riola, ha presentato un ricorso al Tar che è stato bocciato, con sentenza del 14 ottobre 2019.
«Questa sentenza però – conclude la Cuccu – non risulta ancora essere stata applicata».
Son queste le due richieste della consigliera regionale del M5S Carla Cuccu alla Regione presentate attraverso un'interrogazione consiliare rivolta a presidente di giunta e assessori a Demanio e Ambiente. Dopo la sentenza del Tar e la sua pubblicazione, che ha bocciato la realizzazione del campo ormeggi di Su Pallosu, sulla vicenda, secondo il Movimento Cinque Stelle è calato il silenzio. «Nessuna autorità amministrativa: comune, regione e Capitaneria, si è ancora preoccupata di farla eseguire. Le autorizzazioni per la realizzazione del Campo Boe erano state negate dopo lo svolgimento di due conferenze di servizio del Suape di San Vero Milis a causa della motivata opposizione della Soprintendenza Archeologica, di numerose associazioni e degli oltre 1.600 firmatari di un'apposita petizione».
Contro il diniego il proponente una associazione di Riola, ha presentato un ricorso al Tar che è stato bocciato, con sentenza del 14 ottobre 2019.
«Questa sentenza però – conclude la Cuccu – non risulta ancora essere stata applicata».