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Cooperativa esclusa dal bando, polemica sulla scelta del Gal

SAMUGHEO. Esclusa dal bando perché risulta iscritta al registro delle imprese alla CCIAA da meno di due anni, ma la clausola, inserita dal consiglio di amministrazione del Gal Barigadu Guilcer per la...

13 dicembre 2019
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SAMUGHEO. Esclusa dal bando perché risulta iscritta al registro delle imprese alla CCIAA da meno di due anni, ma la clausola, inserita dal consiglio di amministrazione del Gal Barigadu Guilcer per la misura “Vivi BarGui tra ecoturismo e innovazione: multifunzionalità delle imprese agricole come chiave per una nuova competitività”, stando a quanto ritiene il presidente della cooperativa sociale agricola Agribio Giorgio Oggianu, sarebbe in contrasto con le direttive previste dalla norma e quindi l’esclusione non sarebbe legittima.

Oggianu, convinto che la cooperativa da lui presieduta abbia le carte in regola per accedere a quella misura, ha inviato una lettera agli organismi dello stesso Gal e per conoscenza all’assessorato regionale all’Agricoltura, al Comune di Paulilatino e alla Coldiretti oristanese, in cui chiede che vengano definite in maniera chiara e univoca le modalità di partecipazione al bando.

«Tra quanto esposto dal presidente del Gal e i funzionari dell’assessorato regionale all’Agricoltura – afferma Oggianu – ci sono palesi contraddizioni, pertanto abbiamo chiesto alla funzionaria dell’organismo se il requisito dei due anni fosse da ritenersi indispensabile ai fini della partecipazione e se tali requisiti fossero stati inseriti dal Gal, da norme regionali o nazionali. La risposta è stata che si trattava di norme inderogabili sulle quali i Gal non potevano intervenire per modificare la selezione delle imprese».

La risposta però non ha convinto Giorgio Oggianu che ha posto il quesito sulla regolarità o meno del bando all’assessorato regionale all’Agricoltura. “La risposta è stata che i requisiti di selezione sono decisi dai singoli Gal. A quel punto ho contattato telefonicamente il presidente del Gal – conclude –, il quale ha risposto che la decisione era stata adottata dal consiglio di amministrazione per evitare che nuove iniziative imprenditoriali non dessero garanzie di buon esito dei contributi erogati. Una situazione a dir poco sconcertante – conclude Oggianu –, perché lascia intendere che i requisiti di accesso al bando siano determinati solo dalla volontà del Gal». Una decisione che violerebbe palesemente la par condicio tra imprese agricole regionali appartenenti ai differenti territori, visto che, stando a quanto evidenziato dal presidente di Agribio nella sua lettera, altri Gal, pur facendo riferimento alle stesse norme, non sono altrettanto restrittivi. (pi.maro)

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