La Nuova Sardegna

Oristano

Via Aristana, aiuole promesse e mai nate

di Davide Pinna
Via Aristana, aiuole promesse e mai nate

ORISTANO. Generalmente non si pensa all'autunno quando si immaginano giardini in fiore e verde rigoglioso e curato: dev’essere per questo che le aiuole di via Aristana e via Arborea sono ancora...

13 dicembre 2019
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ORISTANO. Generalmente non si pensa all'autunno quando si immaginano giardini in fiore e verde rigoglioso e curato: dev’essere per questo che le aiuole di via Aristana e via Arborea sono ancora abbandonate a se stesse, dimora di erbacce, pantani e ovviamente destinate agli escrementi dei cani. Eppure proprio di autunno aveva parlato l’assessore ai Lavori pubblici, Francesco Pinna, per indicare il periodo in cui sarebbero stati messi a dimora i nuovi alberi e sistemate le aiuole in quella che una volta era s’arruga de is Ballus. Per ora il verde c’è, ma è quello delle erbe infestanti e spontanee e gli alberi, che una volta erano il segno distintivo di quella strada spaccata tra l’antica identità oristanese e gli scempi urbanistici compiuti nel Dopoguerra, sono solo un miraggio. Meno verde, ora, significa via libera al fango, problema ancora più grave se si pensa che, grazie a un esito dei lavori abbastanza discutibile, chi parcheggia la sua auto in alcuni punti delle due strade è costretto a mettere i piedi sulla terra spoglia delle aiuole, trasformata in pantano dalle piogge.

A breve si inaugurerà la nuova piazza intitolata a Lucio Abis, dove un tempo c’erano le case minime, che ospiterà il mercato di Sant’Efisio e il problema dei parcheggi diventerà ancora più pressante. Ci sarebbe anche un piccolo tesoretto, ricavato dalla rimodulazione delle spese di Oristano Est: 185mila euro destinati a completare i lavori di via Aristana e via Arborea. L’autunno sta finendo e, promesse a parte, la situazione va risolta e fra i residenti serpeggiano malcontento e insoddisfazione.

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