La Nuova Sardegna

Oristano

La tettoia non era di amianto, la condanna viene cancellata

SCANO MONTIFERRO. Erano stati condannati tramite un decreto penale. Ai tre imputati veniva contestato il fatto di aver smaltito una tettoia senza aver rispettato le regole imposte per ogni intervento...

19 dicembre 2019
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SCANO MONTIFERRO. Erano stati condannati tramite un decreto penale. Ai tre imputati veniva contestato il fatto di aver smaltito una tettoia senza aver rispettato le regole imposte per ogni intervento in cui sia presente amianto. Il caso sembrava chiuso lì, invece gli avvocati difensori hanno fatto opposizione e, al termine del processo di fronte al giudice monocratico Marco Mascia sono stati assolti perché il fatto non sussiste e ciò significa che la contestazione fatta loro dal pubblico ministero era priva di riscontri. In effetti, il caso che ha riguardato Fulvia Delogu in quanto committente dei lavori, l’ingegnere Gianmichele Coratza, in qualità di responsabile dei lavori e Gianluca Ghiaccio che poi li eseguì conteneva un errore alla base: la tettoia che venne smaltita non era fatta di amianto e ciò ha fatto cadere ovviamente ogni accusa. È il motivo su cui gli avvocati Carlo Longheu, Matteo Tuveri e Pier Luigi Meloni nelle loro arringhe difensive ottenendo ragione e contemporaneamente la cancellazione della precedente condanna avvenuta attraverso il decreto penale del 2015. Le pene allora previste erano 23.800 euro in alternativa alla condanna a tre mesi per Fulvia Delogu e Gianmichele Coratza, di 25.050 euro per Gianluca Ghiaccio. (e.carta)

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