La Nuova Sardegna

Oristano

Il presunto incendiario non risponde al magistrato

di Enrico Carta
Il presunto incendiario non risponde al magistrato

Arborea, l’indagato per il rogo di ottobre per ora sceglie il silenzio Sopralluogo dei tecnici per valutare le condizioni di ripresa della pineta

21 dicembre 2019
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ARBOREA. Nella stanza del pubblico ministero Valerio Bagattini ci resta solo pochi minuti. Giusto il tempo di sbrigare le formalità e di dire che si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere. Finisce in un amen l’interrogatorio dell’allevatore denunciato perché ritenuto l’autore dell’incendio doloso divampato la sera del 22 ottobre da un canneto ai margini della pineta, che poi avrebbe investito e ridotto in cenere quasi ottanta ettari. Non è però l’unico reato per cui P.M., 60enne assistito dall’avvocato Anna Paola Putzu, è stato denunciato dagli agenti del Corpo forestale che gli contestano anche l’occupazione abusiva di terreni che dovrebbero essere di proprietà di Forestas e quindi della Regione. Che le due contestazioni possano essere legate è una domanda che in tanti si sono posti, ma al momento resta solo una congettura visto che non ci sono riscontri in tal senso da parte degli inquirenti.

Così, mentre l’indagine va avanti, ci sono da fare i conti con la pineta danneggiata pesantemente dalle fiamme durate oltre 24 ore e per le quali circa duecento vacanzieri ospiti dell’Horse Country furono fatti evacuare dai loro bungalow tra il 22 e il 23 ottobre scorso. Due giorni fa la sindaca Manuela Pintus ha nuovamente incontrato i tecnici di Forestas, gli agenti del Corpo forestale e gli esperti dell’università di Sassari che, in queste settimane, hanno effettuato svariati sopralluoghi. Nella zona della pineta percorsa dall’incendio sono state localizzate undici aree di saggio permanenti sulle quali sono stati effettuati diversi rilievi, per lo più misurazioni del diametro del tronco delle piante, altezza raggiunta dalle fiamme, intensità del danno subito, stato di salute della chioma, che verranno ripetuti con cadenza mensile per valutare la ripresa di ogni tipo di vegetazione.

Ci è stato spiegato, infatti, che occorre ancora attendere il tempo necessario per capire se molte delle piante danneggiate dal fuoco avranno la capacità di riprendersi spontaneamente.

«In corrispondenze degli accessi all’area in cui è vietato il transito saranno installate alcune bacheche in legno con pannelli informativi che riporteranno diverse informazioni tra cui le motivazioni per le quali si chiede di mantenersi a debita distanza dalle piante danneggiate dall’incendio – spiega la sindaca –. A gennaio terremo un’assemblea pubblica dove saranno mostrati i risultati del primo monitoraggio effettuato la settimana scorsa e dei primi interventi di messa in sicurezza realizzati. La pineta è stata poi scelta come uno dei siti dove sperimentare e mettere in atto interventi di gestione forestale integrata per la riduzione del rischio di incendio».

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