La Nuova Sardegna

Oristano

Lavori pubblici, bilancio grigio

di Davide Pinna
Lavori pubblici, bilancio grigio

Diverse le opere concluse, altre stentano ancora. Tra quelle in dirittura d’arrivo c’è il teatro Garau

31 dicembre 2019
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ORISTANO. Fine anno, tempo di bilanci. Uno, importante, è quello su quanto è stato fatto in questo 2019 in termini di lavori pubblici o comunque di grande interesse per la cittadinanza: una sorta di geografia dei cantieri e delle inaugurazioni cittadine.

In extremis, rispetto alla fine dell'anno, si è vista l'apertura della piazza intitolata a Lucio Abis, dove fino al 2009 sorgevano le case minime: finora il più importante intervento di Oristano Est ad essere andato in porto.

Pochi metri più in là un altro cantiere è stato smobilitato nel corso del 2019: quello per la riqualificazione di via Aristana e via Arborea. Lavori finiti, ma con tanti punti critici, dalla mancata realizzazione del verde pubblico fino al problematico posizionamento dei marciapiedi: il Comune dovrebbe intervenire nel corso del 2020 per sistemare.

A settembre è giunto a conclusione un altro intervento di grande impatto, con l'inaugurazione del nuovo palazzetto dello sport di Sa Rodia insieme ai Giganti della Dinamo.

L'apertura è però durata solo qualche giorno, da allora la struttura è chiusa e ancora non sono stati pubblicati gli atti per il bando di gestione. Dopo mesi di ritardi ha aperto anche l'Hospice, frutto di una collaborazione tra la ASSL e il Comune: resta però da risolvere il nodo della permuta fra i due enti.

Se, per quanto riguarda Oristano Est, i ritardi continuano ad accumularsi, sembra procedere spedito l'intervento sul nuovo centro intermodale e il primo lotto dovrebbe essere terminato nei prossimi mesi: manca ancora l'intervento sulla viabilità di accesso.

Avviate le procedure anche per la realizzazione della tanto contestata circonvallazione occidentale, ma siamo ancora ai passaggi burocratici precedenti all'effettiva apertura del cantiere.

Fra le incompiute, opere la cui realizzazione si attende da anni, il teatro Garau con la possibile apertura slittata all'estate 2020, l'area grandi eventi di Torregrande, per la quale ancora non si conoscono tempi e modalità di conclusione dei lavori, e il parcheggio annesso al mercato civico di via Mazzini.

Se per il parcheggio i lavori sono stati affidati, per il mercato si deve ancora decidere se ristrutturare o demolire e costruire da capo: intanto, oltre ai disagi per i commercianti, il Comune continua a pagare un affitto di circa 6 500 euro al mese per i locali del mercato temporaneo in via Cimarosa.

In corso anche un altro intervento molto importante, di competenza però del Ministero dei Beni Culturali: la riqualificazione dell'ex Distretto Militare e convento di San Francesco in via Sant'Antonio.

Fra le opere private, ma di grande impatto pubblico, c'è da registrare lo stop al progetto edilizio dei palazzi di San Nicola e la concessione edilizia rilasciata per il contestatissimo housing sociale di via Lepanto, sulla quale però pende un ricorso al Tribunale amministrativo regionale da parte del comitato dei contrari.

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