La Nuova Sardegna

Oristano

Le reazioni: «Comunità incredula»

Le reazioni: «Comunità incredula»

Il sindaco e il presidente dell’associazione attoniti: «Un danno per tutto il paese»

03 gennaio 2020
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PALMAS ARBOREA. «Chiunque sia stato, ha creato un danno immenso e non riusciamo a capire a che scopo». Matteo Atzei, presidente dell’associazione Pariglie palmaresi non si dà pace. «È stato tremendo anche perché episodi di questo tipo sono abbastanza rari nella nostra comunità e se qualcuno ci ha voluti punire, non riesco a capirne il motivo». Il fienile comunale era utilizzato soprattutto dall’associazione che vi custodiva le attrezzature e le balle che servivano per l’annuale appuntamento con le corse dei cavalli che si tengono il 6 maggio. «Cinquanta rotopresse di fieno bruciate sono un bel danno, anche economico – dice il presidente –. Le avevamo conservate lì dalla scorsa edizione, convinti che a maggio le avremmo potute riutilizzare».

Invece il fuoco in poche ore ha distrutto tutto, mandando all’aria fatiche e impegno, ma non certo, scoraggiando i 25 soci, tutti legati dalla passione per gli sport equestri che da anni, mandano avanti una tradizione che unisce l’abilità e lo sport alla devozione religiosa. «Siamo storditi per quel che è accaduto, ma ci riprenderemo, questo è sicuro – dice ancora Atzei –. Contiamo molto nella solidarietà dei compaesani che non si tireranno indietro e ci aiuteranno a ricostruire ciò che è stato distrutto».

Determinato, Atzei assicura: «Questo episodio non ci impedirà di mandare avanti i nostri progetti. Terremo fede all’impegno che ci lega a tutto il paese e le pariglie saranno in pista come sempre, il 6 maggio, per onorare il santo, ma anche per mantenere una tradizione di origini antiche che appassiona non solo gli abitanti di Palmas Arborea».

Non è il solo a essere rammaricato. Ripresosi dalle fatiche notturne e dalle ore passate ad affiancare i vigili del fuoco, il sindaco Andrea Pisu resta incredulo: «Per com’è gestita è una struttura che serve a tutta la comunità e ciò non fa che rendere ancora più inspiegabile il gesto. Fortunatamente la struttura non è a rischio, il vero problema è rappresentato dalla copertura in amianto che andrà smaltita. Dovremo usare per questo i soldi che eravamo riusciti a inserire in bilancio e che dovevano servire per delle migliorie. Sono davvero dispiaciuto». (m.c.)

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