La Nuova Sardegna

Oristano

Natale al freddo dentro la roulotte

«Offerte inaccettabili dal Comune» per Francesco Fragale e la compagna malata

05 gennaio 2020
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ORISTANO. È stato un Natale freddo quello di Francesco Fragale e della sua compagna Anna. Decisamente più glaciale di quanto il gelo e le intemperie abbiano potuto fare con le giornate di festa appena trascorse.

Un Natale con la consapevolezza di non aver trovato alcuna soluzione abitativa per migliorare la vita della donna, gravemente malata, senza doversi separare dal compagno. Per la coppia, che vive da anni in una roulotte in viale Repubblica, un giaciglio di lamiere pieno di rattoppi e infiltrazioni d'acqua, senza corrente elettrica nè bagno, non è arrivato alcun regalo di Natale.

Non che i due aspettassero i classici doni trasportati dal barbuto vecchino con la veste rossa, ma certamente, da settimane, se non addirittura mesi, aspettano una risposta da un Babbo Natale certamente più concreto, ossia l'amministrazione comunale. La risposta attesa è quella per una soluzione abitativa, ma per il momento tra le proposte del Comune non ce ne sarebbe stata alcuna valida, ossia che non contempli la separazione della coppia.

«Hanno offerto ad Anna di entrare in istituto – spiega Francesco Fragale – io e il cane dovevamo restare in roulotte. Non abbiamo accettato, sia perchè Anna non ha bisogno di un istituto ma di una casa o di un posto migliore dove vivere quello che resta insieme a me, perchè dobbiamo separarci ora?».

Nessuna casa o sistemazione temporanea per superare il periodo di freddo e intemperie invernali. Solo la possibilità di avere tre mesi di caparra, circa mille e cinquecento euro, per versare la cauzione qualora si trovasse una casa in affitto.

«Il Comune ci ha offerto tre mesi di affitto per versare la caparra di una casa – sottolinea Fragale – che dovrei cercare io. Sono disposto a pagare l'affitto ma parliamoci chiaro, chi darebbe una casa a me, che ora non ho lavoro ma solo sussidi pubblici, senza che nessuno garantisca per me?».

Se non una cosa, va bene anche qualche accorgimento in più, purchè la coppia resti unita. «Se non è possibile una casa, ho chiesto almeno un allaccio elettrico, così da poter riscaldare la roulotte, avere un pò di luce e far vivere un pò meglio Anna, o una roulotte meno acciaccata di questa, dove non ci piova dentro e in cui vivere con un po' più di dignità, ma mi è stato risposto di no».

Eleonora Caddeo

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