La Nuova Sardegna

Oristano

Saldi al via, ma tra i commercianti è lontano l’entusiasmo dei giorni migliori

di Michela Cuccu
Saldi al via, ma tra i commercianti è lontano l’entusiasmo dei giorni migliori

ORISTANO. I saldi invernali sono arrivati ieri anche in città, tra le speranze dei commercianti e le aspettative dei consumatori: i primi ostentano ottimismo. «E che altro dovremno fare? – dice...

05 gennaio 2020
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ORISTANO. I saldi invernali sono arrivati ieri anche in città, tra le speranze dei commercianti e le aspettative dei consumatori: i primi ostentano ottimismo. «E che altro dovremno fare? – dice Claudio Fanni, commerciante di scarpe nel corso Umberto, che aggiunge – dopo il flop di un Natale che ha visto questa, che era la via dei negozi, deserta come non mai, speriamo almeno che le vendite riprendano adesso». Insomma: si riparte dai saldi. Anche se la corsa all'occasione pare essere cosa da pochi, di potenziali clienti ieri in giro ce n’erano tanti: qualcuno acquistava, altri invece sembravano più impegnati nel classico pre giro di ricognizione per stabilire se davvero, conviene acquistare adesso o magari, sarà meglio attendere ancora qualche giorno, quando, la percentuale di sconto sarà maggiore. «Ottima strategia ma rischiosa – avvertono i commercianti – perché poi alla fine, aspetta aspetta, non trovi taglie e colori che desideravi». Commercianti che spiegano come, dato il calo di vendite registrato in alcuni esercizi per gli acquisi di Natale, in molti casi proprio in questa fase di inizio il cliente potrebbe trovare un assortimento completo e a prezzi più vantaggiosi. Il problema è che oramai fra tessere fedeltà, black friday e promozioni varie, i saldi hanno perduto di interesse rispetto a qualche anno fa, se poi si aggiunge la concorrenza dei centri commerciali, dove offerte e sconti sono praticamente una costante e le vendite online, per i dettaglianti che lavorano in centro le condizioni di mercato sono sempre più difficili.

Una stagione degli acquisti che anche questa volta, risente della crisi e dei timori di tanti consumatori per il futuro e soprattutto, dai pochi soldi rimastoi a disposizione per gli acquisti personali, dato che per chi ce l’ha, la tredicesima è andata buona parte se non tutta, in mutuo, rate, bollette e assicurazioni. E se i clienti sono prudenti, nel senso che sembrano quasi soppesare ogni acquisto, i commercianti lo sono altrettanto. Salvo qualche rarissima eccezione, di fronte a penna e taccuino rimangono tutti un po’ abbottonati. «È il primo giorno – spiegava la titolare di un negozio di abbigliamento in via Tirso – capite anche voi che tutto deve ancora realizzarsi e certo, non abbiamo valutazioni di sorta da riferire». Per quel che riguarda il volume d’affari , Oristano tuttavia, secondo i calcoli di Confcommercio e Federmoda, dovrebbe allinearsi alle previsioni nazionali, con una spesa media per famiglia poco superiore ai 300 euro, quasi per intero, destinati ai capi di abbigliamento, calzature e accessori.

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