La Nuova Sardegna

Oristano

Dieci nuove telecamere per fermare i vandali

di Piero Marongiu
Dieci nuove telecamere per fermare i vandali

Cabras, entro l’estate verrà ampliato il sistema di videosorveglianza Presidierà zone strategiche all’ingresso della cittadina e nelle piazze

07 gennaio 2020
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CABRAS. Il commento amaro del sindaco Andrea Abis in seguito agli atti vandalici verificatisi durante le festività di fine anno, ha evidenziato la presenza di gruppi, di giovani e meno giovani, i cui comportamenti non sono giustificabili in alcun modo. La distruzione di alcuni arredi urbani, fioriere, presepi e ornamenti natalizi, del banco per lo scambio dei libri all’aperto realizzato dall’associazione Libriamoci, ha suscitato lo sdegno dei cittadini, stanchi di subire la prepotenza di qualche vandalo che non conosce né rispetta le più elementari regole del vivere civile.

La situazione è diventata intollerabile, soprattutto agli occhi di quanti si stanno adoperando per dare di Cabras un’immagine positiva, attraverso la diffusione della cultura, la valorizzazione e promozione del territorio, delle sue bellezze paesaggistiche e del suo patrimonio storico e archeologico. La risposta arriverà a breve perché in alcuni punti del paese saranno installate nuove telecamere di videosroveglianza, in tutto una decina, che si andranno ad aggiungere a quelle già presenti nella zona del Museo e nei pressi delle scuole.

Saranno controllati dall’occhio elettronico gli accessi in città e le aree più sensibili delle piazze e delle vie del centro storico: un deterrente contro i comportamenti incivili di pochi. Il dispositivo di controllo, il cui costo ammonterà a circa 100mila euro e a cui hanno lavorato gli assessori Marco Mascia e Alessandra Pinna, non rappresenta certamente la panacea di tutti i mali e da solo non basta. Senza un’azione costante tesa a sensibilizzare i giovanissimi al rispetto della cosa pubblica, condotta attraverso un processo al quale partecipino, sinergicamente con le famiglie, le varie agenzie educative e società civile, che deve denunciare e non coprire comportamenti devianti, il problema difficilmente si potrà risolvere.

«I danni, in termini economici, sono irrisori – spiega Andrea Abis –. Quello che fa più male è la constatazione che simili comportamenti rappresentano un segno di inciviltà che colpisce la bellezza, mortifica i buoni sentimenti, offende l’impegno di quanti ostinatamente ci credono e si adoperano per il bene comune». Tutto vanificato da chi, invece, con assoluto disprezzo verso quel bene comune, dopo aver bevuto e mangiato abbandona i rifiuti in mezzo alla strada, rompe i bicchieri e le bottiglie e sparge il vetro dovunque. «Siamo nella fase conclusiva del progetto di videosorveglianza, che – precisa Abis –, era già in programma da prima che si verificassero gli ultimi atti di vandalismo. Ci sono ancora alcuni dettagli da mettere a punto, il regolamento di attuazione è stato esaminato dal consiglio comunale, e appena saranno individuati i dispositivi da installare e sarà attrezzata la centrale si passerà alla fase operativa». Le nuove telecamere dovrebbero entrare in funzione prima dell’estate.

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