La Nuova Sardegna

Oristano

«Per i detenuti aree riservate anche in ospedale»

«Per i detenuti aree riservate anche in ospedale»

Protesta degli agenti penitenziari davanti agli uffici Assl. Promesse due stanze al San Martino

08 gennaio 2020
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ORISTANO. Una trentina di ricoveri nell'anno appena trascorso di detenuti di alta sicurezza, senza tenere conto delle visite e dei ricoveri in day-hospital, culminati con tre ricoveri nei primi venti giorni di dicembre, con due pazienti in corsia e uno nel reparto psichiatrico. E' la situazione che una delegazione di rappresentanti sindacali della polizia penitenziaria, impegnati in una manifestazione di fronte alla sede di via Carducci dell'azienda sanitaria di Oristano, hanno portato all'attenzione del direttore sanitario, Mariano Meloni chiedendo con urgenza la creazione di una o più camere di sicurezza per la degenza di detenuti al alta pericolosità. Il quadro rappresentato dai sindacati, non certo roseo, racconta della situazione in cui operano gli uomini della polizia penitenziaria nella struttura ospedaliera del San Martino. Una professionalità svolta quotidianamente, fuori e dentro le mura carcerarie della casa circondariale di Massama con la volontà, e anche tante difficoltà, nello svolgere il duplice compito di tutelare da un lato il diritto alla salute dell'essere umano e quindi garantire le cure sanitarie e dall'altra la sicurezza dei pazienti, del personale medico, paramedico e del pubblico che quotidianamente frequenta l'ospedale. Una situazione portata all'estremo dalla mancanza all'interno del San Martino di una o più camere di sicurezza, strutture che possano garantire sia le cure mediche per il detenuto di alta sicurezza sia la sicurezza per l'incolumità personale di chiunque entri in contatto con lui e del tetenuto stesso. «La sola soluzione possibile adesso – spiegano i rappresentanti sindacali uniti – proposta dal direttore Meloni è spostare il reparto talassemici, che a fine dei lavori avrebbe una nuova ala dedicata, e predisporre quelle due stanze al secondo piano dell'ospedale quali camere di sicurezza per il ricovero e la degenza di detenuti ad alta pericolosità».(ele.c.)

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