La Nuova Sardegna

Oristano

inchiesta sanitÀ 

Ippocrate, la dipendente di E-work chiede di tornare al lavoro

Ippocrate, la dipendente di E-work chiede di tornare al lavoro

ORISTANO. Il tempo di attendere sembra concluso. Dopo il tentativo non andato a buon fine per Antonio Onorato Succu che ha chiesto inutilmente la revoca dei domiciliari, altri indagati dell’inchiesta...

09 gennaio 2020
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ORISTANO. Il tempo di attendere sembra concluso. Dopo il tentativo non andato a buon fine per Antonio Onorato Succu che ha chiesto inutilmente la revoca dei domiciliari, altri indagati dell’inchiesta Ippocrate sul presunto scandalo della sanità fanno i loro primi passi. A tre mesi di distanza dall’emissione delle misure cautelari, è la sassarese Agnese Canalis a compiere una mossa. I suoi avvocati difensori Liliana Pintus e Massimiliano Ravenna hanno infatti presentato richiesta di revoca dell’interdizione dall’attività lavorativa che era stata decisa dalla giudice per le indagini preliminari Annie Cecile Pinello. Agnese Canalis è la dipendete dell’agenzia per il lavoro interinale E-work a cui faceva riferimento l’Assl per la ricerca di personale da assumere a tempo determinato all’ospedale San Martino. Secondo i pubblici ministeri Armando Mammone e Marco De Crescenzo, gli indagati con posti di responsabilità nell’Assl e la dipendente dell’agenzia interinale avevano stabilito un canale privilegiato affinché i lavoratori da assumere fossero quelli indicati dall’Assl e con comprovata simpatia per il Partito dei Sardi che così avrebbe potuto costruire il suo bacino di voti. Agnese Canalis è stata così indagata per frode in pubbliche forniture ed è proprio sulla contestazione dell’accusa che gli avvocati si soffermano nella loro richiesta. Ritengono infatti che la fornitura di personale sia avvenuta in maniera rispondente alla legge: i prescelti infatti avevano un profilo lavorativo corrispondente a quello richiesto. Erano tutte persone competenti e idonee che sono state in grado di garantire il buon andamento della pubblica amministrazione. Che le assunzioni siano state fatte su indicazione dell’Assl o su decisione della E-work non farebbe differenza perché erano tutti idonei alle funzioni richieste dal contratto e perché nella fornitura del personale non ci sono stati inadempienze o azioni che avrebbero ingannato l’Assl. (e.carta)

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