La Nuova Sardegna

Oristano

Pista e polizza, adesso è tutto ok

di Eleonora Caddeo
Pista e polizza, adesso è tutto ok

Assicurazione in vigore dal 4 gennaio, Corte Baccas agibile ma limitata per il pubblico

09 gennaio 2020
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ORISTANO. La stipula è del tre gennaio, con decorrenza dal giorno successivo, con tanto di foglina giustificativa consegnata nelle mani del presidente dell'associazione cavalieri, Ignazio Nonnis. La pista di Corte Baccas è utilizzabile sia per l'allenamento al galoppo che al trotto, ed è disponibile ad ospitare le selezioni, sempre se i cavalieri decideranno di volerle fare, ma senza che queste diventino un pubblico spettacolo. È la risposta del presidente dell'Istituzione Sa Sartiglia, Luigi Cozzoli, agli interrogativi sollevati dal nuovo scompiglio creatosi con l'associazione cavalieri e che, a parere del presidente, è dovuto ad «alcune frange dell'associazione che non sono in sintonia con quanto stabilito, in maniera condivisa, tra noi e il presidente Nonnis».

Il detto dice a buon intenditor poche parole, e in questo caso i vocaboli usati da Luigi Cozzoli sono chiari: «Le frange di pretestuosità le esauriremo facendo le cose che devono essere fatte non quelle che vogliono». Se c'è qualche cavaliere che storce il naso sugli accordi presi settimane fa tra organizzatori e direttivo dell'associazione, – alla luce dei chiarimenti di Cozzoli – parrebbe un mal di pancia poco giustificabile. La polizza assicurativa, uno dei pilastri del malcontento, giustamente pretesa dai cavalieri e per cui hanno chiesto chiarezza anche nella riunione di martedì sera esiste dal 4 gennaio e la foglina del bonifico necessario all'attivazione della copertura è stata consegnata brevi manu da Cozzoli a Nonnis. Quanto alla pista di Corte Baccas, altra promessa non mantenuta in toto secondo alcuni sartiglianti che contestano l'impossibilità di allenarsi al trotto, la spiegazione è una questione di sicurezza. «La delimitazione di quel tratto di terreno (usato dai cavalieri per l'allenamento a trotto, ndr) è una barriera di sicurezza non di coercizione – spiega Cozzoli – è messa per contenere il pubblico, senza permettere che si avvicinino troppo al tracciato. La pista serve per fare prove di Sartiglia, chi vuole far riscaldare il cavallo lo fa in strada». Per l'organizzazione quindi le selezioni si possono fare.

«È stata collaudata per correre, saranno i cavalieri a decidere se farle o meno. Certo non potranno svolgersi come uno spettacolo a pagamento, quindi niente tribuna e se qualcuno va lì a guardare è un conto ma se le persone dovessero essere numerose dovranno stare all'interno della zona recintata, a distanza dalla pista». Tre risposte importanti, per altrettante promesse mantenute, come negli accordi tra istituzione e associazione e una proposta per rivedere il sistema dei controlli veterinari. «Finita questa Sartiglia proveremo a creare un protocollo condiviso che permetta al cavallo di avere un'idoneità continua, anticipando le visite di mesi e garantendo una idoneità annuale».

La richiesta mossa da alcuni cavalieri di avere un veterinario di fiducia che certifichi l'idoneità del cavallo, anziché la commissione veterinaria nominata dagli organizzatori, sembrerebbe trovare risposta, negativa, nella legge Martini, in materia di tutela della salute del cavallo nelle manifestazioni popolari.

Secondo la norma devono essere gli organizzatori a garantire le condizioni di sicurezza per la salute degli animali e l’accertamento deve essere svolto da una commissione di veterinari.

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