La Nuova Sardegna

Oristano

Termosifoni spenti nelle scuole

di Davide Pinna
Termosifoni spenti nelle scuole

Niente rifornimento durante le vacanze: i disagi dovrebbero cessare stamattina

09 gennaio 2020
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ORISTANO. È stato un ritorno dalle vacanze un po’ freddino, quello di bambini e lavoratori di due scuole cittadine. I termosifoni erano spenti sia martedì che mercoledì alle scuole elementari di via Bellini e in quelle di via Cima, nel quartiere di Sacro Cuore, e ciò ha dato vita a numerose proteste. «Ho ricevuto molte segnalazioni da parte di genitori – spiega il presidente della commissione consiliare Scuole, Antonio Iatalese – e quindi ho convocato urgentemente la commissione per stamattina. Da quel che mi risulta i problemi stanno venendo risolti in queste ore, durante la seduta verificheremo direttamente dalla voce della giunta e degli uffici la situazione».

In via Bellini è stata una semplice distrazione all’origine del problema, con il gasolio dell’impianto di riscaldamento che è terminato a cavallo delle vacanze natalizie e il rifornimento che dovrebbe già essere stato effettuato per cui già oggi l’impianto dovrebbe funzionare senza problemi. «In via Cima – specifica Antonio Iatalese – il problema è un po’ più complicato: bisogna sostituire un componente elettronico dell’impianto di riscaldamento e il pezzo non è disponibile a Oristano, ma mi è stato comunicato che è stato già ordinato e arriverà in poco tempo».

A fine dicembre si era corso il rischio che gli impianti di riscaldamento delle scuole e degli altri edifici comunali restassero a secco, ma con una determina era stato approvato l’acquisto, urgente e tramite procedura semplificata, di 15mila litri di gasolio per una spesa di quasi 20mila euro. Quel che stona è che in due settimane, pur tra vacanze e feste, non si sia trovato il tempo per fare il pieno ai serbatoi.

Qualche problemino si è registrato ieri mattina anche al liceo classico De Castro, ma in questo caso il problema è legato alla caduta di qualche piccolo pezzo di intonaco: è stato chiuso l’ingresso principale e gli alunni, gli insegnanti e il personale sono entrati a scuola da quello posteriore.

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