La Nuova Sardegna

Oristano

«Su Mussolini scarso spessore politico»

di Enrico Carta
«Su Mussolini scarso spessore politico»

Terralba, il comitato Madiba dopo la mancata cancellazione della cittadinanza onoraria al duce

10 gennaio 2020
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TERRALBA. Il voto del consiglio comunale non ha cancellato la cittadinanza onoraria a Mussolini e al generale Gandolfo e non cancella le polemiche. Il comitato Madiba, che aveva promosso la petizione e raccolto circa 600 firme, accoglie con rammarico la decisione di qualche settimana fa del consiglio comunale, in particolare della maggioranza. La contrarietà era stata già espressa a voce, ora è un documento a riprendere la questione, ribadendo che la cittadinanza «fu concessa da un commissario e non dai terralbesi». Il comitato ha comunque apprezzato che la maggioranza «abbia riconosciuto il valore storico degli argomenti e abbia rimarcato la fede antifascista della cittadinanza, sottolineando l’opportunità di un più esteso e attivo coinvolgimento della popolazione» e però si chiede come sia potuto accadere che l’apprezzamento si sia tramutato in una bocciatura e nell’approvazione di un documento, scritto a tavolino dalla stessa maggioranza prima della seduta, senza che in aula sia stata avviata la discussione. «Impressiona che nessuno dei consiglieri di maggioranza abbia preso la parola – prosegue il comitato –. Il testo sostiene che le circa seicento firme non siano rappresentative del corpo elettorale, negandone così la legittimità democratica. Che dire allora di chi governa grazie a una legge elettorale profondamente anti-rappresentativa che permette a chi ha preso il 35% dei voti di chi si è recato alle urne e non dell’intero corpo elettorale di avere il 66% dei seggi? Oggi Terralba è amministrata da chi ha avuto 1.864 voti su un corpo elettorale di 9.832 elettori, 3.027 dei quali sono a stati a sostegno delle minoranze». Poi si passa all’aspetto della mancata «assunzione di responsabilità politica», laddove si afferma: «Dichiarando che il fascismo è morto, sta in realtà riaffermando la vulgata reazionaria secondo cui non serve più che l’antifascismo sia vivo, equiparando democrazia e dittatura». C’è poi l’aspetto storico della vicenda di Mussolini e del suo rapporto con la Sardegna con l’ignoranza che spesso la fa da padrona attribuendo al fascismo le bonifiche del territorio e dimenticando invece le violenze del regime.

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