La Nuova Sardegna

Oristano

Motociclista in coma «La strada è una trappola»

di Piero Marongiu
Motociclista in coma «La strada è una trappola»

Sotto accusa il tratto della statale 292 che attraversa Donigala Fenughedu Restano ancora gravissime le condizioni del 33enne coinvolto nell’incidente

14 gennaio 2020
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ORISTANO. Le condizioni di Manuel Tatti, il motociclista vittima del grave incidente stradale di domenica mattina all’ingresso di Donigala all’altezza della cantina del Rimedio sono stabili. La prognosi rimane quindi riservata. Subito dopo il suo arrivo all’ospedale Brotzu di Cagliari, dov’è stato trasportato con l’elicottero del 118, i sanitari gli hanno applicato un drenaggio a livello cerebrale per ridurre la pressione endocranica e oggi, se le condizioni generali lo consentiranno, dovrebbe essere sottoposto a un intervento chirurgico. Il quadro clinico rimane delicatissimo e nel reparto di Rianimazione, dove il motociclista si trova ricoverato in coma, i familiari continuano a ricevere attestati di solidarietà e affetto.

Il giovane di Donigala Fenugheddu, in sella alla sua Kawasaki, era appena uscito di casa per andare al lavoro. Ma la fatalità ha voluto che dopo poche centinaia di metri il suo viaggio si interrompesse contro un’auto che stava effettuando un’inversione di marcia. La strada principale del paese è già stata teatro di incidenti gravi, alcuni dei quali mortali. «Il limite di velocità vigente è di 50 chilometri orari, proprio perché, con le case che si affacciano sulla strada e con i numerosi incroci a raso che ci sono, il pericolo è sempre in agguato – sottolinea il sindaco Andrea Lutzu, sindaco –. Una decina di anni fa l’amministrazione comunale aveva deliberato per la presa incarico di quel tratto urbano, ma la questione non ebbe sviluppi. L’unica cosa che possiamo fare al momento è diminuire ulteriormente il limite di velocità. Altri interventi devono essere autorizzati da chi ha la competenza su quella strada, cioè l’Anas visto che la 292 è una statale».

I rischi per chi risiede nella borgata del Rimedio e nella frazione di Donigala, soprattutto per anziani e bambini, aumentano in maniera esponenziale nel periodo estivo quando il flusso del traffico diventa continuo e l’attraversamento per recarsi dall’altra parte dell’abitato una vera e propria impresa. Qualche mese fa la ditta che cura il verde cittadino ha tagliato una grossa pianta di eucalipto che costituiva un pericoloso ostacolo fisso per la circolazione delle auto nelle due direzioni, ma non ha provveduto a estirparla del tutto, e adesso le radici si stanno espandendo alla carreggiata, creando ulteriori rischi per veicoli e conducenti.

Mentre si discute su chi deve fare cosa, i rischi per automobilisti e cittadini permangono. Eppure, per rendere meno pericoloso quel tratto di strada, poco più di un chilometro di lunghezza, basterebbe installare delle barriere sonore o visive prima dei punti più critici e forse qualche incidente si eviterebbe.

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