La Nuova Sardegna

Oristano

Nuova giunta, braccio di ferro con Fortza Paris

di Davide Pinna
Nuova giunta, braccio di ferro con Fortza Paris

Fratelli d’Italia ancora in attesa: tra i vecchi alleati troppe resistenze bloccano il rimpasto

21 gennaio 2020
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ORISTANO. È un puzzle estremamente complicato quello che tiene in scacco da settimane la maggioranza del Comune. Il centro del problema è l’eventuale azzeramento della giunta, per consentire l’ingresso in maggioranza di Fratelli d’Italia e per dare un segnale su un cambio di passo nell’attività amministrativa, che, superato il giro di boa di metà mandato, lascia ancora insoddisfatti molti consiglieri. Le trattative vanno avanti da mesi, con la parola rimpasto che è stata sulla bocca di tutti dalla primavera scorsa, da quando si è dissolto il gruppo consiliare di Forza Italia. Ora, fra i partecipanti al tavolo del centrodestra, qualcuno preferisce parlare di tira e molla, perché sarebbero varie settimane che all’ordine del giorno compare il termine azzeramento della giunta comunale, con l’apertura ufficiale della crisi e la riassegnazione delle deleghe secondo i nuovi equilibri della maggioranza, senza che però il passo venga mai concretamente effettuato.

L’ultimo vertice si è tenuto nella serata di ieri, dopo che l’incontro di venerdì scorso era saltato, ma è stato ancora una volta interlocutorio, rimandando alla fine settimana la discussione sulla decisione definitiva, che per molti è ormai diventata improcrastinabile. Prima di entrare pienamente nel clima Sartiglia, quindi entro gennaio, dicono gli interessati, perché altrimenti si andrebbe troppo per le lunghe e il consiglio comunale non ha ancora iniziato l’esame del bilancio 2020, licenziato dalla giunta a dicembre.

In buona sostanza, sarebbero due i fronti contrapposti all’interno del tavolo: da una parte i fautori del centrodestra canonico, quello con Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia; dall’altra gli esponenti del polo civico-sardista che governa in città. Questi ultimi, con Fortza Paris alla guida del fronte, non vorrebbero rinunciare ad alcun ruolo nella giunta, per poter spendere poi al meglio i propri punti nella scelta del candidato sindaco alle elezioni del 2022. Ma perché porsi il problema dell’ingresso di Fratelli d’Italia in maggioranza, ora che Lutzu può contare su 15 voti in Consiglio? Perché senza il partito di Giorgia Meloni, non ci sarebbe allineamento tra la maggioranza cittadina e quella regionale, con il rischio di arrivare alle prossime comunali con un fronte spaccato.

Al momento la poltrona che traballa di più è quella di Pupa Tarantini (Riformatori), ma un solo cambio non basterebbe per rappresentare al meglio i nuovi equilibri della maggioranza. A premere invece per l’azzeramento della giunta, c’è Fratelli d’Italia sostenuto da alcuni esponenti del gruppo degli ex di Forza Italia. Per il momento entrambe le opzioni sono in ballo, ma dentro il tavolo in molti pensano che solo un passo indietro da parte di Fortza Paris potrebbe consentire il rimpasto. Altrimenti, l'opzione più probabile è che si continui con questa squadra.

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