La Nuova Sardegna

Oristano

Il Psd’Az si spacca, è rottura sul nome di Sedda

di Davide Pinna
Il Psd’Az si spacca, è rottura sul nome di Sedda

La sezione cittadina contro i consiglieri, non sostiene più l’assessore e propone una quota rosa

22 gennaio 2020
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ORISTANO. Sembrerebbe una soluzione, ma in realtà il quadro politico del centrodestra oristanese si complica ulteriormente. Ad aprire le danze del rimpasto ci ha pensato il segretario cittadino del Psd'Az, Paolo Angioi: «Siamo favorevoli all'allargamento a Fratelli d'Italia della maggioranza cittadina – dice in sostanza Angioi – e per favorire la ridistribuzione delle deleghe assessoriali siamo in grado di esprimere ua rosa di nomi al femminile, superando così la questione delle quote rosa in Giunta». In sostanza, il benservito all'assessore all'Urbanistica Gianfranco Sedda: «Sedda ha lavorato bene, ma per il bene della città e della coalizione mettiamo a disposizione la sua delega» dichiara Angioi, rispettando i principi della cortesia politica. Ma non è tutto così semplice: in realtà la mossa di Angioi, sostenuto dalla sezione cittadina del partito, non sarebbe condivisa dai tre consiglieri che rappresentano il Psd'Az a Palazzo degli Scolopi. La spaccatura, fra la sezione e i suoi rappresentanti in Consiglio e in Giunta, era in realtà nell'aria già da tempo: nessun contatto fra i rappresentanti politici e gli iscritti, con le nomine e gli ingressi che avevano colto di sorpresa molti dei sostenitori del Partito. Il conflitto interno avrebbe raggiunto il culmine all'ultimo vertice di maggioranza, quando il gruppo consiliare non ha invitato il segretario cittadino. In risposta allo sgarbo sarebbe arrivata poi la mossa di Angioi, che sembra proporre a Lutzu una soluzione per il rebus delle deleghe, ma in realtà complica ancora di più un quadro già di suo non troppo limpido. La nomina al femminile da parte sardista, avrebbe permesso infatti di sbloccare la casella dell'assessorato al Bilancio, messa a disposizione da Fortza Paris per un nome espresso da Fratelli d'Italia, consentendo di sostituire Pupa Tarantini (Riformatori) con un uomo. Improbabile, però, che i tre consiglieri sardisti abbandonino l'assessore Sedda, anche perché il vero punto di riferimento del gruppo consiliare sarebbe l'ex presidente della Provincia Pasquale Onida. D'altra parte non bisogna dimenticare che il gruppo dei Quattro Mori è in realtà formato da consiglieri eletti in altre liste: Danilo Atzeni fu eletto con una civica, mentre Luigi Mureddu e Marina Canoppia sono arrivati dopo il dissolvimento del gruppo di Forza Italia. Sezione contro consiglieri, dunque, con il risultato che Sedda potrebbe anche restare al proprio posto, costringendo il sindaco alle acrobazie per cercare di far quadrare i conti della redistribuzione delle deleghe, dato che ai 3 voti dei consiglieri "sardisti" non si può rinunciare. La nota di Angioi arriva alla vigilia di un vertice, previsto per le 19, che sarebbe potuto essere decisivo. È probabile che la nuova complicazione rallenti i tempi, sono però stretti, dato che c'è da approvare il bilancio del Comune.

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