La Nuova Sardegna

Oristano

«Figlia nata da una relazione extraconiugale»

«Figlia nata da una relazione extraconiugale»

Secondo il pubblico ministero sarebbe il movente del delitto. Una vicina ha visto uscire l’auto

24 gennaio 2020
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CAGLIARI. Non solo l’auto. Le carte che l’accusa intende giocare sono anche nella testimonianza della vicina di casa Graziella Carboni, colei che raccontò alla polizia di aver visto l’auto di Giovanni Perria uscire dal garage la sera del delitto. E poi ci sono le intercettazioni ed è lì che il quadro familiare si allarga e comprende anche i figli Marcus, Bettina e Michela. Vivono in Germania, col padre hanno pochissimi rapporti eppure le loro voci finiscono in una conversazione intercettata. Dai dialoghi esce la descrizione di una famiglia dilaniata, con la madre Brigitte maltrattata e costretta a confessare tempo addietro una relazione col fratello di Giovanni Perria, rapporto da cui poi sarebbe nata Rachele, l’unica a non sapere questo dettaglio. Sarebbe quindi figlia di un tradimento oppure sono solo supposizioni?

Anche a chiarire questo aspetto servirà il processo che proseguirà il 10 febbraio, perché quello è il movente che avrebbe spinto l’imputato a uccidere la moglie. Nelle sue prime dichiarazioni, Giovanni Perria disse che i due coniugi stavano guardando una trasmissione della tv tedesca, una sorta di “Chi l’ha visto?” dove si parlava della scomparsa di una donna che aveva avuto quattro figli e che scompare dopo un tradimento. Le similitudini con la famiglia Perria sono tante e i due litigano per quel motivo, poi però, questo sostiene Giovanni Perria, ciascuno sta in casa per i fatti suoi sino al momento della sparizione.

Il resto, anche quello, lo chiariranno le udienze e i testimoni che verranno, tra cui i figli della coppia. Intanto l’avvocato Antonello Spada, che ha posto diverse domande ai due poliziotti, senza svelare ancora l’impostazione difensiva. Ha battuto in particolare sulle caratteristiche delle strade percorse in macchina e sulla distanza del mare dal punto del parcheggio. Ha quindi avanzato istanza di attenuazione della misura cautelare. Malato, quasi impossibilitato a camminare, secondo l’avvocato, Giovanni Perria non potrebbe certo reiterare il reato qualora gli venissero assegnati i domiciliari. Vietandogli di vedere la figlia Rachele non potrebbe poi condizionare la testimonianza. La corte deciderà nei prossimi giorni se accogliere l’istanza. (e.carta)

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