Ghilarza, dubbi sul pronto soccorso. L’Assl: riaprirà ad aprile
GHILARZA. C'è una data presunta per la riapertura del punto di primo intervento ed è il mese di aprile. Non è ciò che speravano e si aspettavano cittadini e amministratori, reduci dall'ennesima...
26 gennaio 2020
2 MINUTI DI LETTURA
GHILARZA. C'è una data presunta per la riapertura del punto di primo intervento ed è il mese di aprile. Non è ciò che speravano e si aspettavano cittadini e amministratori, reduci dall'ennesima manifestazione di protesta contro la prolungata sospensione del servizio.
Tuttavia allo stato attuale non sembrano esserci le condizioni per anticipare i tempi. Secondo le previsioni formulate dall'Assl di Oristano, l'attività di emergenza al presidio ghilarzese riprenderà con ogni probabilità in concomitanza con la fine dei corsi di formazione dei medici del 118, attesa agli inizi della primavera. Con la disponibilità degli operatori dell'emergenza territoriale, che per l'unità mobile del soccorso di Ghilarza si dovrebbe tradurre nell'assegnazione di tre medici e due infermieri, il servizio del Delogu potrà essere riattivato.
Questo, almeno, è quanto sostiene la Assl provinciale, che a quel punto integrerebbe il personale reduce dai corsi regionali con i due medici di pronto soccorso assunti a dicembre per l'ospedale di Ghilarza e attualmente impiegati nel servizio di emergenza-urgenza del San Martino. Una prospettiva che non convince e non soddisfa il Comitato di salvaguardia del Delogu.
«Noi ci stiamo battendo perché il punto di primo intervento sia riaperto subito e chiediamo la garanzia che il presidio sia operativo 24 ore su 24 a prescindere dal personale del 118, e questo presuppone l'integrazione della pianta organica con l'assunzione di altri medici», ha dichiarato Raffaele Manca. Ancora ieri il referente del coordinamento ha ribadito quanto detto la sera prima durante la fiaccolata ""In mancanza di soluzioni la mobilitazione non si ferma"" ha avvertito.
A questo punto appare sempre più probabile il blocco della 131 tra Abbasanta e Paulilatino ipotizzato per febbraio.
Maria Antonietta Cossu
Tuttavia allo stato attuale non sembrano esserci le condizioni per anticipare i tempi. Secondo le previsioni formulate dall'Assl di Oristano, l'attività di emergenza al presidio ghilarzese riprenderà con ogni probabilità in concomitanza con la fine dei corsi di formazione dei medici del 118, attesa agli inizi della primavera. Con la disponibilità degli operatori dell'emergenza territoriale, che per l'unità mobile del soccorso di Ghilarza si dovrebbe tradurre nell'assegnazione di tre medici e due infermieri, il servizio del Delogu potrà essere riattivato.
Questo, almeno, è quanto sostiene la Assl provinciale, che a quel punto integrerebbe il personale reduce dai corsi regionali con i due medici di pronto soccorso assunti a dicembre per l'ospedale di Ghilarza e attualmente impiegati nel servizio di emergenza-urgenza del San Martino. Una prospettiva che non convince e non soddisfa il Comitato di salvaguardia del Delogu.
«Noi ci stiamo battendo perché il punto di primo intervento sia riaperto subito e chiediamo la garanzia che il presidio sia operativo 24 ore su 24 a prescindere dal personale del 118, e questo presuppone l'integrazione della pianta organica con l'assunzione di altri medici», ha dichiarato Raffaele Manca. Ancora ieri il referente del coordinamento ha ribadito quanto detto la sera prima durante la fiaccolata ""In mancanza di soluzioni la mobilitazione non si ferma"" ha avvertito.
A questo punto appare sempre più probabile il blocco della 131 tra Abbasanta e Paulilatino ipotizzato per febbraio.
Maria Antonietta Cossu
