La Nuova Sardegna

Oristano

Quel pasticciaccio brutto delle Marine

Quel pasticciaccio brutto delle Marine

Il Comune cede le quote ma non incassa l’assegno. Opposizioni all’attacco

26 gennaio 2020
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ORISTANO. «Ci sono troppe anomalie, in una vicenda che già di suo è preoccupante, dato che c'è il forte rischio che termini con un danno erariale per il Comune». Sono i tre consiglieri del centrosinistra, Francesco Federico, Efisio Sanna e Maria Obinu, a pronunciare queste parole e il riferimento è alla vicenda delle Marine Oristanesi e delle sue quote contese. L'iniziale prudenza mostrata dall'opposizione lascia il passo all'attacco politico e al centro della denuncia dei tre consiglieri ci sono i 206 mila euro che il Comune avrebbe incassato dalla cessione delle sue quote alla Tharros Yachting srl, cessione che però non si è mai perfezionata. Quei 206 mila euro sono stati inseriti nel bilancio 2019, con una variazione votata dalla sola maggioranza a fine novembre: la Giunta aveva anche proposto di impegnarli per la spesa, ma dal dibattito in commissione Bilancio, dove la Giunta è in minoranza, era arrivato lo stop: quei soldi verranno impegnati solo quando ci sarà la certezza dell'incasso. «Ora, dopo aver aspettato inutilmente chiarimenti per un mese sulle modalità del pagamento da parte della Tharros Yachting al Comune, abbiamo inviato una mail certificata e il 23 gennaio è arrivata la risposta dalla dirigente del settore Programmazione, Maria Rimedia Chergia: il pagamento è stato effettuato tramite assegni circolari, che non sono mai stati incassati dal Comune, ma giacciono nella cassaforte dell'ente in attesa che si risolva la vertenza giudiziaria. Questa è un'anomalia, non abbiamo mai sentito di un'asta pubblica terminata con il pagamento tramite assegni circolari e non tramite bonifico o versamento. Perché questo fatto non è stato riportato dall'assessore Sanna durante il dibattito in Consiglio, facendoci credere che si fosse seguita la normale procedura?». Non solo, i tre consiglieri hanno un sospetto: «Non capiamo il senso di quella votazione, qual era l'urgenza della variazione di bilancio se i soldi poi non vengono incassati nel conto di tesoreria? Il dubbio è che si cercasse l'avvallo del Consiglio comunale su una procedura portata avanti esclusivamente dalla Giunta e dagli uffici, operazione che rischia di far perdere 180 mila euro alle casse dell'ente». Per i tre consiglieri, la vicenda è un autentico pasticcio fin dall'inizio: «La Giunta ha aspettato troppo, forse ha voluto aspettare troppo, per pubblicare il bando di cessione delle quote, con il risultato che sono scaduti i termini di legge e il cda delle Marine Oristanesi ha esercitato le sue prerogative, liquidando le quote. Noi speriamo che la vertenza giudiziaria si risolva in favore dell'amministrazione, ma, se dovesse accadere il contrario, dovrà saltar fuori il responsabile del danno erariale che ne conseguirà».(dav.pi.)

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