La Nuova Sardegna

Oristano

Cittadinanza onoraria: ancora firme per la Segre

di Davide Pinna
Cittadinanza onoraria: ancora firme per la Segre

La mozione dei consiglieri di centrosinistra raccoglie consensi in tutti i gruppi Nella Giornata della Memoria medaglia d’onore per il deportato Narciso Cau

29 gennaio 2020
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ORISTANO. Ogni giorno si consuma, come è giusto che sia, la polemica fra le parti su come amministrare la cosa pubblica, ma ciò non toglie che alcuni principi di civiltà fondamentali possano essere sostenuti in maniera condivisa. È questo il caso della proposta di mozione sulla cittadinanza onoraria oristanese a Liliana Segre, senatrice a vita e superstite dell’Olocausto, una delle poche persone rimaste in Italia in grado di testimoniare cosa fu l’orrore e la tragedia dello sterminio nazifascista degli ebrei e di tutte le minoranze che finirono nelle fabbriche di morte dei campi di concentramento e sterminio durante la seconda guerra mondiale.

L’idea, che fa seguito a tante altre mozioni presentate nei comuni italiani e sardi dopo che Liliana Segre era diventata oggetto di minacce e insulti sui social network per la sua attività di testimonianza, nasce da tre consiglieri di centrosinistra: Francesco Federico, Maria Obinu ed Efisio Sanna. La mozione viene presentata il 27 gennaio, anniversario della liberazione del campo di Auschwitz da parte dell’Armata rossa, e alle prime tre firme si sono già aggiunte quelle degli altri consiglieri di minoranza: Anna Maria Uras, Patrizia Cadau, Andrea Riccio e Monica Masia. Nella mattinata di ieri, arrivano anche le firme di altri cinque consiglieri, Veronica Cabras e Luca Faedda della maggioranza e Angelo Angioi, Peppi Puddu e Lorenzo Pusceddu, per Fratelli d’Italia ovvero quella parte di centro destra che è nel limbo e attende di entrare in maggioranza.

Probabilmente nei prossimi giorni si aggiungeranno altre firme, con il risultato che la mozione dovrebbe essere accolta senza problemi dal consiglio comunale. «Un segnale importante, speriamo di non dividerci, perché Oristano deve continuare a dimostrare di essere una città dove non c’è spazio per odio e razzismo. La signora Segre rappresenta in questo momento la lotta contro l’intolleranza crescente nella nostra società» avevano dichiarato i tre consiglieri, presentando l’iniziativa.

Lunedì, intanto, spazio alle celebrazioni ufficiali della Giornata della Memoria, con un incontro in consiglio comunale promosso dal Comune e dalla sezione dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia. Alla presenza del sindaco Lutzu e delle autorità cittadine, il prefetto Gennaro Capo ha consegnato la medaglia d’onore della Presidenza del consiglio ai familiari di Narciso Cau. A ritirare la medaglia la nipote Sabrina Margiani, che ha raccontato nella sua tesi di laurea il dramma dello zio, internato militare nei campi di prigionia tedeschi dopo l’8 settembre.

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