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Oristano

centro storico 

Il georadar ispezionerà piazza Manno prima dei lavori

ORISTANO. Nel medioevo era la piazza centrale della vita politica oristanese, oggi è uno dei luoghi più negletti del centro storico cittadino. Per piazza Manno, però, c’è una nuova vita in vista, con...

03 febbraio 2020
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ORISTANO. Nel medioevo era la piazza centrale della vita politica oristanese, oggi è uno dei luoghi più negletti del centro storico cittadino. Per piazza Manno, però, c’è una nuova vita in vista, con il Comune che punta ad accendere un mutuo da 1 milione per avviarne la riqualificazione. I tempi non sono brevissimi, perché bisogna ancora stilare il progetto, ma proprio in vista di questo passaggio si muovono in questi giorni i primi passi. Un po’ come l’area archeologica di Mont ’e Prama, Piazza Manno sarà oggetto di ricerche compiute con l’ausilio del georadar.

L’obiettivo è quello di localizzare le emergenze archeologiche relative alle antiche mura, alla vecchia porta meridionale di accesso alla città e alla torre di San Filippo, senza però dover procedere immediatamente con scavi che potrebbero mandare in tilt il traffico cittadino. Non solo, le ricerche si svolgeranno a qualche centinaio di metri di distanza anche nell’area circostante il monastero di Santa Chiara, sempre alla ricerca di vestigia architettoniche dell’epoca giudicale.

I lavori sono stati affidati alla Henge, società spin off dell’università di Cagliari con sede nella facoltà di Ingegneria. Il corrispettivo pagato dal Comune sarà di 5mila euro, con uno sconto di 1.500 euro sul prezzo di listino. I lavori dovrebbero durare un mese e in concomitanza di essi sarà vietato il traffico pedonale e veicolare nelle vie interessate. Al termine delle ricerche verranno consegnate al Comune le tavole coi risultati, con la possibilità di tener conto di quanto scoperto quando ci sarà da predisporre il progetto di riqualificazione della piazza. Non è improbabile, quindi, che ci si possa trovare di fronte a successivi lavori che mettano in vista le fondamenta del tracciato murario, magari con una copertura in vetro che permetta di guardare al di sotto del piano stradale.

Davide Pinna

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