La Nuova Sardegna

Oristano

L’odissea di un disabile di Ardauli: carrozzina usata e guasta

Michela Cuccu
L’odissea di un disabile di Ardauli: carrozzina usata e guasta

65enne malato di sclerosi attende da mesi un mezzo funzionante. Da più di un mese il vecchio-nuovo ausilio è in assistenza

06 febbraio 2020
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ARDAULI. Non può più uscire di casa, a meno che qualcuno, magari la moglie, lo spinga sulla carrozzina dove è costretto da almeno 10 anni. Mario Pisanu da più di 20 anni convive con la sclerosi multipla. Lui, che di anni ne ha 65, fino a Natale era libero di uscire per il paese a bordo di uno scooter elettrico, per disabili, che nel 2012 gli aveva assegnato la Assl, come era nel suo diritto. Come tutti i veicoli, però, ad un certo punto, anche il motorino ha cessato di funzionare, esattamente il giorno di Santo Stefano. E sempre come suo diritto, Mario Pisanu si è rivolto alla Assl e dal Distretto di Ghilarza, su indicazione del medico fisiatra, ne è stato richiesto un altro, dato che ormai il “vecchio” era talmente logoro che non lo si poteva nemmeno aggiustare.

All’inizio, il signor Pisanu era pure contento, dato che il secondo motorino gli arrivò quasi subito (era il 30 dicembre) e anche se si trattava di un mezzo usato e revisionato e più vecchio di un anno rispetto a quello che si era guastato e persino meno potente del primo «Malgrado avessi precisato che data la morfologia di Ardauli, con salite molto ripide, ne servisse uno di potenza adeguata», racconta la moglie, Maria Antonietta Pirri.

Non protestarono, perché sapevano che per limitare le spese, l’Ats regionale aveva deciso di rimettere in circolo ausili usati ma comunque funzionanti: «Per me, l’importante era poter riacquistare quel minimo di normalità che significa incontrare gli amici e non stare imprigionato in casa», racconta. Ancora, non disse nulla la moglie, quando, malgrado quanto riportato nel documento di accompagnamento che attestava fosse stato persino igienizzato, fosse in realtà piuttosto sporco: «Gli diedi una bella ripulita – racconta la signora – l’essenziale era che mio marito potesse nuovamente uscire all’aria aperta».

Il signor Pisanu però, in quei giorni era costretto a letto per una lieve indisposizione, tanto da dover rinviare la prima uscita al giorno dell’Epifania. E qui, arriva la grande delusione: «Il motorino si spegne subito – raccontano i signori Pisanu – restiamo perplessi perché avevano messo una batteria nuova». Al secondo tentativo lo scooter parte, ma dopo pochi metri, si ferma, definitivamente. «Chiediamo l’intervento dell’officina che, da contratto si deve occupare della manutenzione – racconta la signora – lo ritirano soltanto il 16 di gennaio ed ancora non sappiamo se sia stato riparato». Durissimo il commento di Paola Manconi, dell’associazione “Eleonora sclerosi multipla”: «La decisione di revisionare gli ausili usati si è rivelata un fallimento. La Regione intervenga per revocare quella delibera».

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