La Nuova Sardegna

Oristano

Il rimpasto non risolve la crisi

di Davide Pinna
Il rimpasto non risolve la crisi

Problemi in maggioranza per la composizione delle commissioni e nei Riformatori si litiga

08 febbraio 2020
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ORISTANO. Il rimpasto non sembra riportare la serenità all’interno della maggioranza. Nuove tensioni esplodono, come quella nei Riformatori, e si complicano i lavori per la ricomposizione delle due commissioni sino a qualche giorno fa presiedute da Angelo Angioi che da martedì scorso ha lasciato l’assemblea dopo la nomina ad assessore al Bilancio. Il primo vero banco di prova per la maggioranza Lutzu 2.0 sarà la conferenza dei capigruppo di martedì, quando bisognerà fissare la riunione di Consiglio, nella quale si dovrà procedere proprio alla surroga di Angioi e alla sua sostituzione nelle commissioni Bilancio e Urbanistica.

Da tempi celeri dipende l'approvazione entro la scadenza del 31 marzo del bilancio 2020, ma la soluzione più veloce, ossia la convocazione urgente senza passare dalla conferenza dei capigruppo, è già sfumata, segno evidente che in maggioranza la crisi non è risolta e che è ancora aperta la discussione sui nuovi equilibri. C’è bisogno di tempo per raggiungere un accordo.

La commissione Bilancio, peraltro, ha interrotto i suoi lavori proprio mentre era impegnata con l’esame della programmazione finanziaria: «Avevo chiesto di convocare d’urgenza il Consiglio – spiega il vicepresidente Francesco Federico, indipendente – per procedere alla surroga dell’ex consigliere Angioi e per ricomporre la commissione. Mi ero anche impegnato a riconvocarla immediatamente, per eleggere il nuovo presidente e proseguire coi lavori, invece al momento in programma c'è solo la conferenza dei capigruppo. Mi pare che questo rimpasto non sarà assolutamente in grado di produrre il tanto auspicato cambio di passo».

Antonio Franceschi, presidente del Consiglio, spiega: «Martedì 11 durante la capigruppo si deciderà come procedere. La mia proposta sarà quella di sostituire Angioi nelle due commissioni con due consiglieri di minoranza, in maniera tale da riprendere al più presto i lavori sul bilancio». Se la conferenza dei capigruppo troverà l’accordo, il Consiglio dovrebbe essere convocato per martedì 18 febbraio, unica data utile rimasta prima della Sartiglia, e perciò la commissione potrebbe riprendere l’analisi del Bilancio solo dopo carnevale. In caso contrario si rischia di slittare ancora più in là.

Intanto è ormai conclamata la spaccatura all’interno dei Riformatori. Il partito si ritrova al momento con un solo consigliere, Veronica Cabras, e un assessore, Gianfranco Licheri (Ambiente), dopo l’addio di Mauro Licandro. Il bersaglio di quest’ultimo è il consigliere regionale bosano, Alfono Marras: «Dopo la sua elezione i rapporti interni ai Riformatori e soprattutto quelli nelle rappresentanze comunali sono andati via via peggiorando. L’autosospensione dal partito porterà serenità, infatti sino a prova contraria resta un solo consigliere comunale, anche perché l’assessore prediletto dall’onorevole Marras ha cercato sempre di impedire l’allargamento a consiglieri comunali vicini ai Riformatori. Non vedo azione politica, ma faccio una considerazione sul Coordinamento regionale dei Riformatori dal quale mi sarei aspettato una più attenta e sensibile azione e valutazione dei fatti politici del Comune di Oristano, anziché schierarsi con una fazione, anche se rappresentata dalla segretaria cittadina che da quattro mesi non è riuscita a riunire il coordinamento locale». Al momento Licandro ha assicurato il sostegno a Lutzu, condizionandolo però alla valutazione di ogni singolo provvedimento, ma è chiaro che, come indipendente, potrebbe anche non adeguarsi alle indicazioni di voto della maggioranza.

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