giorno del ricordo
In via Garibaldi si commemorano i morti delle foibe
ORISTANO. Lunedì il Comune di Oristano e la Consulta giovani commemoreranno il Giorno del Ricordo. Alle 18.30 in Via Garibaldi, davanti all’ulivo che ricorda la tragedia degli italiani e di tutte le...
08 febbraio 2020
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ORISTANO. Lunedì il Comune di Oristano e la Consulta giovani commemoreranno il Giorno del Ricordo. Alle 18.30 in Via Garibaldi, davanti all’ulivo che ricorda la tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe e rinnova la memoria dell’esodo dalle loro terre di istriani, fiumani e dalmati nel secondo Dopoguerra, sarà deposta una corona di fiori. Angelo Lai alla tromba suonerà il Silenzio per onorare la memoria di tutte le vittime delle Foibe.
«La Consulta Giovani ricorda le vittime italiane che al tramonto della seconda guerra mondiale, con la ritirata italiana in Jugoslavia sono state costrette dai partigiani comunisti ad evacuare – osserva il Presidente della Consulta Emanuele Orrù -. Certe famiglie italiane però non furono fortunate e non riuscirono a scappare, ma furono rastrellate e uccise oppure gettare nelle foibe: spaccature carsiche nelle montagne, profonde diversi metri, dove trovarono la morte migliaia di italiani. Le famiglie esuli trovarono conforto anche in Sardegna, dove ancora oggi rimane vivo il ricordo di quei giorni di tragedie. La Consulta Giovani vuole ricordare questo pezzo di storia nazionale affinché sia vivo il ricordo e sia auspicio di fratellanza e amicizia tra i popoli».
«La Consulta Giovani ricorda le vittime italiane che al tramonto della seconda guerra mondiale, con la ritirata italiana in Jugoslavia sono state costrette dai partigiani comunisti ad evacuare – osserva il Presidente della Consulta Emanuele Orrù -. Certe famiglie italiane però non furono fortunate e non riuscirono a scappare, ma furono rastrellate e uccise oppure gettare nelle foibe: spaccature carsiche nelle montagne, profonde diversi metri, dove trovarono la morte migliaia di italiani. Le famiglie esuli trovarono conforto anche in Sardegna, dove ancora oggi rimane vivo il ricordo di quei giorni di tragedie. La Consulta Giovani vuole ricordare questo pezzo di storia nazionale affinché sia vivo il ricordo e sia auspicio di fratellanza e amicizia tra i popoli».
