La Nuova Sardegna

Oristano

Cormorani, missione in Regione

Cormorani, missione in Regione

Domani i pescatori di Cabras protesteranno davanti a Villa Devoto

11 febbraio 2020
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CABRAS. Lo avevano annunciato qualche giorno fa, domani lo metteranno in pratica. I pescatori cabraresi mettono in campo le prime azioni di protesta. Dall’assessorato regionale all’ambiente non sono arrivate risposte alla loro richiesta di allungare i termini del contenimento dei cormorani fino a fine marzo. Da una decina di giorni i volatili stanno facendo razzia di pesce nello stagno, soprattutto novellame, e nessun tentativo finalizzato a scacciarli riesce a farli allontanare. Stanchi delle solite promesse domani mattina i pescatori locali con quelli del compendio sanverese di Is Benas, ma la partecipazione è aperta a tutti, porteranno il loro malcontento a Cagliari, a Villa Devoto, sotto gli uffici del governatore Christian Solinas. «Ormai è chiaro che i problemi del nostro comparto non rientrano tra le priorità dell’agenda del presidente Solinas, e neppure in quella dell’assessore competente – dice Giuliano Cossu, presidente del Consorzio Mare ‘e Pontis – noi, a causa della presenza dei cormorani e alla lentezza della Regione, rischiamo di perdere anni di lavoro e di non riuscire a portare il pane a casa». Avevano chiesto, più volte e a tutti gli schieramenti politici, di rendere operativa la campagna di contenimento del volatile da ottobre a marzo. Invece l’abbattimento, peraltro di poche centinaia di esemplari, si è fermato il 31 gennaio scorso. La rabbia è tanta, e sembra destinata ad aumentare man mano che il tempo passa e i danni prodotti dai cormorani aumentano. «Non intendiamo trasgredire nessuna legge – puntualizzano i pescatori – né turbare l’ordine pubblico del capoluogo, tantomeno ricorrere ad azioni violente. Ma far sentire la nostra voce pacificamente». Domani mattina qualche centinaio di pescatori saliranno sui pullman e faranno rotta verso Cagliari. I problemi da sottoporre alla sua attenzione, sostanzialmente sono due: cormorani e indennizzi per la perdita del prodotto, sempre causato dalla presenza massiccia del vorace volatile. «Solinas forse ha dimenticato quello che ci disse la scorsa estate, quando venne in peschiera. In quella occasione affermò che era pronto un milione di euro per gli indennizzi – sottolinea Cossu – ci chiese anche se l’entità dello stanziamento fosse sufficiente o meno. Gli rispondemmo che rispetto ai 200 mila euro concessi dalla giunta regionale precedente, pur non risarcendo completamente le perdite, lo consideravamo soddisfacente. Di quei soldi però, fino ad ora, non abbiamo visto neppure un centesimo».(pi.maro)

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