La Nuova Sardegna

Oristano

Golf a Torregrande, ultimo atto

di Davide Pinna
Golf a Torregrande, ultimo atto

Mercoledì incontro pubblico per illustrare le integrazioni al progetto di Ivi Petrolifera, poi la decisione

12 febbraio 2020
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ORISTANO. Siamo alle battute finali: il procedimento per la valutazione d’impatto ambientale per la realizzazione a Torregrande, da parte dell’Ivi Petrolifera, di un complesso turistico immobiliare e di un campo da golf a 18 buche va verso la conclusione. I passaggi politici sono terminati, ormai tutte le carte sono in mano ai tecnici della Regione. Prima della decisione ultima ci sarà un incontro pubblico, in cui i proponenti illustreranno il progetto e i cittadini potranno effettuare osservazioni. L’appuntamento è per mercoledì 19, alle 16, all’Hospitalis Sancti Antoni. Il progetto, voluto dalla ditta di raffinazione petrolifera oggi interessata al settore turistico, accolto dall’amministrazione Tendas e ora sostenuto da quella Lutzu, ha tenuto banco negli ultimi anni nel dibattito pubblico, con una polarizzazione tra favorevoli e contrari. Dopo l’ultimo confronto fra le due fazioni, spetterà agli uffici regionali decidere se autorizzare o meno il progetto.

È corposa la documentazione a sostegno dell’intervento presentata in Regione in questi anni dalla Ivi, altrettanto consistenti sono le osservazioni presentate dalle associazioni ambientaliste, con il Gruppo di intervento giuridico in prima fila. Lo scontro principale si combatte sul campo di battaglia del Piano paesaggistico regionale e dell’interpretazione delle norme sulle fasce di inedificabilità costiere. Una delle altre divergenze sta nel futuro della pineta: l’intervento complessivo nell’area della pineta prossima al Pontile, ammonta a circa 21 ettari, 11 dei quali caratterizzati dalla presenza di pini e il resto da strade e eucaliptus. L’Ivi, come del resto prevede la legge, compenserà interamente la perdita con un rimboschimento localizzato soprattutto nell’area tra Torregrande e il canale di Sa Mardini, al lato opposto della borgata, e con interventi ulteriori nella zona di Brabau e nelle campagne di Massama, a una decina di chilometri da Torregrande.

Sulla fruibilità della pineta, l’azienda ha garantito, secondo quanto prevede la convenzione approvata dal consiglio comunale, il libero accesso pedonale e ciclabile all’area in cui sorgerà il green, ma avvisa che ci saranno limitazioni dovute alla convivenza con i golfisti: «I percorsi talvolta risulteranno dedicati a singole attività sportive e soggetti a regole sull’uso e la sicurezza dei fruitori».

L’altro elemento di impatto è la realizzazione delle strutture ricettive: 4 alberghi, 30 unità da destinare a residenze turistico alberghiere, 34 residenze stagionali e servizi annessi, per un totale di 160 posti letto. Per i favorevoli è un’opportunità, l’esatto opposto per i contrari, che contestano il blocco allo sviluppo che «deriverebbe dall’edificazione e privatizzazione del 35% del litorale comunale attualmente non costruito», come si legge nelle osservazioni. Altro elemento di contrasto riguarda le prospettive sui consumi idrici: per l'Ivi, come chiariscono ulteriormente le integrazioni appena fornite, tutto si svolgerà nell’ottica del risparmio e del miglioramento attraverso il riutilizzo di acque depurate, i contrari vi vedono il rischio di un effetto desertificazione nell’area della foce del Tirso. Una cosa è certa, l'attenzione cittadina per il tema è calata negli ultimi tempi: il 19 però potrebbe esserci il ritorno di fiamma.

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