La Nuova Sardegna

Oristano

scandalo sanitÀ 

False dichiarazioni ai pm, a processo

di Enrico Carta
False dichiarazioni ai pm, a processo

Infermiera coinvolta nell’inchiesta Ippocrate davanti al giudice

15 febbraio 2020
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ORISTANO. L’inchiesta Ippocrate va avanti ed è come la foce a delta di un fiume. Prima di arrivare al mare l’acqua forma altri rivoli. In questo caso l’indagine trova, cammin facendo, nuove presunte zone d’ombra e nuove imputazioni. Una è quella di cui deve rispondere Liliana Marteddu, dipendente dell’Assl di Oristano coinvolta nell’inchiesta sui presunti concorsi pilotati e sulle presunte assunzioni garantite solo in cambio di favori elettorali verso il Partito dei Sardi e ora imputata anche per false dichiarazioni rilasciate al pubblico ministero quando fu sottoposta a interrogatorio, allora in qualità di semplice persona informata sui fatti. Il suo nome è collegato a quello di uno degli indagati principali ovvero l’ex responsabile degli infermieri del reparto di Ostetricia e ginecologia dell’ospedale San Martino, Salvatore Manai, e lo è, oltre che per aspetti sentimentali che poco interessano, soprattutto per questioni legate all’indagine che la procura oristanese affida al nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza.

Mentre qualcuno degli indagati del filone principale è ai domiciliari dall’inizio di ottobre – Antonio Onorato Succu, Augusto Cherchi e lo stesso Salvatore Manai – altri indagati attendono che l’inchiesta Ippocrate si chiuda per conoscere la loro sorte processuale. Tra questi c’è proprio Liliana Marteddu che intanto si trova a dover affrontare questa nuova imputazione. Ieri mattina si è aperto il processo di fronte alla giudice monocratica Serena Corrias ed è stato subito scontro tra i pubblici ministeri Armando Mammone e Marco De Crescenzo e l’avvocato difensore Andrea Puledda. Quest’ultima ha chiesto la non ammissibilità di una serie di intercettazioni che fanno parte del fascicolo principale d’indagine sulla base di alcuni pronunciamenti della Cassazione. Ha incontrato l’opposizione dei pubblici ministeri che le ritengono corpo del reato e quindi utilizzabili. La giudice scioglierà la riserva sulla decisione nella prossima udienza di aprile. (e.carta)

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