La Nuova Sardegna

Oristano

pau 

Quando il Far West era in Sardegna

Una mostra reinterpreta la vita dei latitanti isolani negli anni ’60

29 febbraio 2020
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PAU. Inaugurata nei giorni scorsi a Casa Borrelli, la mostra “Eravamo davvero Far West. 9 taglie per 9 artisti” conquista il pubblico. Organizzata dalla biblioteca comunale, dalla Nur e dall’amministrazione, nasce dalla consultazione di un fondo donato alla Biblioteca gramsciana di cui fanno parte nove taglie originali di ricercati sardi, stampate a metà anni degli anni ’60. «La mostra – spiega Giuseppe Manias –, oltre a documentare l’esistenza delle taglie, dà una visione di astrazione poetica di quel fenomeno».

I ricercati son stati rivisti e interpretati da Jacopo Cau, Federico Coni, Fabrizio Dapra, Ilaria Marongiu, Michele Marrocu, Tonino Mattu, Gigi Meli, Massimo Spiga e Marie-Claire Taroni. «Gli artisti – prosegue Manias – entrano dentro l’anima del latitante, ma anche della società del malessere di cui facevano parte. Così nelle interpretazioni degli artisti a fianco della taglia originale vediamo banditi con leggendarie teste mozzate, immersi in personaggi collodiani, tagliati e ricuciti con l’aureola bersaglio, trasformati in capi indiani, visti come in un puzzle, sotto il marchio dello Stato italiano o anche sotto l’egida dei Quattro mori, per poi mostrarsi braccati o vivere una vita all’ombra».

Con linguaggi differenti gli artisti entrano nell’anima e nella storia individuale del latitante. La mostra rimarrà aperta sino al 21 giugno e offrirà altri interessanti appuntamenti con approfondimenti. Il 13 marzo ci sarà un incontro con Annino Mele e la presentazione del suo ultimo volume, il 10 aprile Anthony Muroni parlerà di Peppino Pes e Daniele Sanna. Il 23 Maggio, infine, si terrà un incontro dal titolo: “Ti sbatto in Sardegna”. (iv.ful.)

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