La Nuova Sardegna

Oristano

Il dormitorio è a rischio, scoppia la polemica

di Davide Pinna
Il dormitorio è a rischio, scoppia la polemica

La struttura aperta nel 2014 potrebbe chiudere: oggi riunione decisiva L’assessora Murru: «Troveremo la soluzione». Obinu (Pd): «Ritardo assurdo»

06 marzo 2020
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ORISTANO. Cinque anni fa l'inaugurazione, ora però il dormitorio maschile del distretto Plus di Oristano è a rischio e il suo futuro si tinge di grigio. L’edificio che lo ospita in via Palmas e appartiene a un privato è infatti in vendita e sebbene dal Comune arrivino rassicurazioni sul fatto che una soluzione la si troverà, al momento ancora non la si conosce e un primo passo potrebbe arrivare dall’incontro che si terrà stamattina fra i volontari che lo gestiscono e l’amministrazione.

La struttura, che in questi cinque anni ha ospitato più di cento persone, è riservata agli uomini e prevede una permanenza massima di trenta giorni all’anno, salvo deroghe. I destinatari sono coloro che, in condizioni di difficoltà, si ritrovano senza un posto dove passare la notte: sotto quel tetto invece ci si può stare dalle 20 alle 8 del mattino con un numero massimo di dodici persone per notte. Il tutto all’interno del progetto “Un tetto per tutti”, promosso nel 2014 dal distretto oristanese del Plus, che comprende 24 comuni del circondario, l’Assl e la Provincia.

Il 31 gennaio era arrivata la proroga della gestione assegnata all’associazione Domus, che si occupa anche del Centro del riuso, fino ad agosto, per arrivare a un bando rivolto a tutte le associazioni di volontariato del territorio. Il dubbio, però, è se il dormitorio troverà una nuova casa. Che l’edificio sia in vendita, lo conferma anche l'annuncio che si trova anche sul portale di una nota agenzia immobiliare: fino a oggi il Plus pagava 800 euro al mese per l’affitto dell’immobile. Al momento, nessuna soluzione all’orizzonte, ma dall’assessora ai Servizi sociali, Carmen Murru, arrivano segnali tranquillizzanti: «L’edificio è in vendita da parecchio tempo – spiega l’assessora – quindi non siamo stati colti di sorpresa. Per il momento non ci sono decisioni, faremo l’incontro con l’associazione e capiremo quali strategie adottare. Garantisco che una soluzione si troverà, che sia la permanenza o il trasferimento in una nuova sede. La decisione dovrà essere presa dagli enti del distretto oristanese del Plus».

La consigliera comunale del Pd Maria Obinu, assessora ai Servizi sociali quando il dormitorio fu inaugurato, ritiene che la situazione sia grave: «Ci era già stato segnalato dall’assessora che c’erano problemi e non capiamo perché non si sia cercata una soluzione per tempo, operazione che spettava all’amministrazione di Oristano, che è comune capofila e il cui sindaco è presidente del distretto Plus. Il dormitorio è un servizio all’avanguardia, che costa poco alle casse del Plus, appena 40mila euro all’anno, ed è tenuto in piedi grazie al lavoro eccezionale dei volontari. Perderlo sarebbe molto grave».

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