La Nuova Sardegna

SANTA GIUSTA. Un’arte antica, un sapere che si tramandava di generazione in generazione e che coinvolgeva una comunità. L’arte dell’intreccio, a Santa Giusta, si sposava anche con le esigenze di un’economia che dava alla pesca in laguna un ruolo fondamentale. Saper intrecciare erbe palustri significava costruire is fassonis, le antiche barche da pesca, utili come strumenti di lavoro e per la vita di tante famiglie. Le barche dei pescatori ora sono diverse, ma la tradizione dell’intreccio non si è persa, tutt’altro. Infatti, nel centro lagunare nascono la Casa dell’intreccio e il Museo della laguna, grazie all’idea di recupero, restauro e riuso di un’antica casa tipica del paese, acquistata nel 2007 dall’amministrazione comunale. La casa si trova in via Manzoni, ha due piani e presentava, quando fu acquistata, le caratteristiche delle abitazioni santagiustesi, col cortile interno, i pagliai e il piano superiore. Restaurata, ospiterà come Casa dell’intreccio e Museo della laguna, allestimenti nei quali sarà possibile osservare e ammirare l’arte dell’intreccio che riguarda is fassonis, le nasse, tutti gli attrezzi per la pesca, ma anche tutto quello relativo l’abbellimento degli interni delle abitazioni, con foto, filmati e produzioni multimediali a documentare il tutto. La struttura sarà un altro elemento che si sommerà all’offerta che Santa Giusta proporrà ai visitatori. I lavoro sono nella fase finale e già nelle prossima estate potrebbe avvenire l’inaugurazione.