La Nuova Sardegna

Oristano

Laconi va in processione contro il coronavirus

di Ivana Fulghesu
Laconi va in processione contro il coronavirus

Corteo dopo la messa per chiedere l’intercessione dei Cieli contro la malattia Il parroco: «Sarà all’aperto e rispetteremo tutte le norme per la salute»

06 marzo 2020
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LACONI. Rispondere con la fede alla paura del coronavirus. È stata confermata la processione organizzata dalla parrocchia per l’11 marzo per implorare la grazia per una rapida risoluzione di questa emergenza sanitaria. Sono settimane difficili, di apprensione collettiva, dove si fa appello a tutte le risorse a disposizione, anche quelle spirituali. L’iniziativa parte dalla cittadina di Sant’Ignazio e da una comunità che sempre, ma in particolar modo nelle difficoltà, fa ricorso alla fede e all’intercessione del santo concittadino. E mentre le notizie viaggiano veloci in rete, cosi come i commenti poco ponderati pubblicati sui social e riferiti proprio alla processione organizzata dalla parrocchia laconese, in un periodo di smarrimento e confusione, la fede prova a essere una risposta efficace alla paura.

Coronavirus e peste manzoniana, un parallelismo frequente in questi giorni e anche tra i commenti vengono, talvolta, riportate le vicende della peste narrate da Manzoni ne I promessi sposi con riferimenti chiari alle “litanie”, alla “grande processione” e al timore per il contagio. Ai lettori attenti dell’opera di Manzoni non dovrebbe sfuggire, però, l’importanza che venne, invece, attribuita agli ecclesiastici che nell’assolvimento della propria missione allorché portarono il conforto spirituale e materiale ai più bisognosi.

Dalla letteratura alla realtà, la situazione oggi impone di mantenere alta la guardia, quindi, oltre alla chiusura delle scuole, vengono sospese tutte le manifestazioni e attività in programma pressoché in ogni località della provincia. Per quanto riguarda la processione organizzata per la prossima settimana il parroco, padre Ivano Liguori, ha voluto chiarire e spiegare lo spirito dell’iniziativa: «È organizzata in ambito parrocchiale e non vuole richiamare un assembramento anomalo di persone. Dopo la messa si terrà una processione, quindi in luogo aperto e con la possibilità di rispettare gli spazi tra le persone; durante il rito saranno recitati i sette salmi penitenziali e saranno cantate le litanie dei santi».

Ad oggi, dunque, la processione risulta confermata, in quanto, come spiegato dal parroco, «nelle aree non a rischio, assicurando il rispetto delle indicazioni in tutte le attività pastorali e formative, la Cei ribadisce la possibilità di celebrare la messa, come di promuovere gli appuntamenti di preghiera che caratterizzano il tempo della Quaresima».

Un messaggio di fiducia e speranza arriva dalla cittadina del Sarcidano con l’invito, però, ad assumere comportamenti prudenti e responsabili, anche a tutela dei soggetti più fragili. Proprio ieri la sindaca Anna Paola Zaccheddu, in osservanza del decreto ministeriale emanato sulle misure per il contrasto e il contenimento nell’intero territorio nazionale del diffondersi del virus, ha disposto, fino al 3 aprile, la chiusura del centro per anziani, della biblioteca comunale e della scuola civica di musica, cosi come del loggiato per le condoglianze nel cimitero. Sono invece consentite le attività sportive senza presenza di pubblico.

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