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Oristano

Corteo per l’ospedale, manifestazione rinviata

Corteo per l’ospedale, manifestazione rinviata

Decisione del comitato promotore per la difesa del presidio di Ghilarza Il serpentone di auto sulla 131 in programma per oggi non si terrà

07 marzo 2020
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GHILARZA. All'ultimo momento è scattato il semaforo rosso per la manifestazione di protesta prevista stamattina lungo la statale 131. La situazione incerta e in continua evoluzione e la notizia dei due casi positivi al corona virus accertati a Nuoro hanno imposto la decisione di annullare e rinviare a data da destinarsi l'azione dimostrativa promossa dal Comitato spontaneo in difesa del Delogu per reclamare la riapertura del punto di primo intervento e l'applicazione del piano di riordino della rete ospedaliera. La cautela e il senso di responsabilità hanno prevalso su ogni altro tipo di considerazione e malgrado l'importanza indiscussa della causa per cui da mesi si stanno battendo cittadini e amministratori. L'incognita rappresentata dalla partecipazione di centinaia di persone al raduno prima della partenza e lungo i sei chilometri del tragitto stabilito, e soprattutto l'impossibilità di verificare la provenienza delle adesioni dell'ultima ora, erano gli unici deterrenti che avrebbero potuto fermare la protesta e così è stato. La misura precauzionale è stata adottata al termine di una mattinata e di un pomeriggio convulsi, trascorsi ai tavoli tecnici della prefettura e della questura. In quelle sedi avrebbero dovuto essere rifinite le misure di sicurezza nel caso fosse stato confermato il passaggio della colonna di auto nel tratto della Carlo Felice compreso tra gli svincoli di Abbasanta e Paulilatino, ma hanno preso il sopravvento le possibili controindicazioni di tipo sanitario. Gli organizzatori avevano stimato la presenza di circa 370 vetture e la partecipazione di un migliaio di persone. Impossibile stabilire se ciascuno dei manifestanti fosse stato in una delle regioni interessate dai focolai del Covid- 9 o avesse avuto contatti con qualcuno transitato nelle zone rosse. «L' impossibilità per gli organizzatori di accertare una non provenienza da aree esterne già sottoposte a rigida sorveglianza sanitaria ha spinto nella direzione del rinvio per evitare ogni eventuale ricaduta negativa», hanno spiegato Raffaele Manca, Livio Deligia e Immacolata Boeddu, che non intendono allentare la pressione sul Delogu «Il Gruppo 7 marzo continua a rivendicare la riapertura del presidio di soccorso e farà la manifestazione non appena le condizioni sanitarie generali lo consentiranno – hanno assicurato – è stata una decisione lunga e sofferta» ha sottolineato Raffaele Manca «ma non potevamo fare altrimenti».

Maria Antonietta Cossu

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