La Nuova Sardegna

Oristano

l’inchiesta 

Drug & Fire, primi interrogatori

Ma molti si sono avvalsi della facoltà di non rispondere

07 marzo 2020
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ORISTANO. Primo passaggio come da codice per gli arrestati dell’inizio settimana nel corso dell’operazione dei Carabinieri del comando provinciale che ha sgominato una presunta banda di spacciatori. Ieri le porte di Massama hanno fatto entrare i diversi legali degli arrestati. Sonootto gli oristanesi coinvolti: Lara Pinna, 21 anni, Matteo Zucca, 33 anni, Francesco Spanu, 34 anni, Angelo Erdas, 68 anni, Davide Melis, 28 anni, Fabio Orrù, 32 anni, Sandro Mele, 30 anni. Questi ultimi due erano già in custodia cautelare in carcere per episodi in parte legati all’operazione di ieri . Oltre a loro sono stati arrestati Alice Camedda, 34 anni, Alessandro Casu, 42 anni, e Cristian Vacca, 19 anni, tutti e tre di Santa Giusta; infine Giovanni Antonio Migheli e Patrizio Demartis, zio e nipote di 47 e 22 anni di Fordongianus. Le accuse legate all’operazione “Drug & fire sono varie e vanno dallo spaccio di stupefacenti, all’estorsione, all’incendio doloso, alle minacce. Ieri Erdas, Zucca e Orrù, difesi dall’avvocato Fabio Carta, Giovanni Migheli, difeso dall’avvocato Carlo Figus (che difende pure Orrù) e Davide Melis, difeso dall’avvocato Mario Gusi si sono tutti avvalsi della facoltà di non rispondere.

A corredo del servizio fotografico uscito il giorno dopo l’arresto, la Nuova precisa che l’immagine con le auto dei carabinieri di via Quartu non riprende il palazzo oggetto di perquisizioni.

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