Nuova vita per la torre di Marceddì
Il progetto della Fondazione Medsea ha avuto tutte le autorizzazioni
10 marzo 2020
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TERRALBA. Cominciano i lavori di restauro dell’antica costruzione spagnola costruita nel 1580. Il progetto realizzato dalla Fondazione Medsea è stato approvato dal comune di Terralba a seguito dei pareri positivi di tutti gli enti coinvolti nella Conferenza di Servizi. L’immobile, di proprietà del Demanio e di competenza della Capitaneria di Porto, è stato dato in concessione al comune di Terralba.
La Torre di Marceddì tornerà a essere una viva presenza fra le bellezze che popolano il golfo di Oristano. Medsea prenderà presto in consegna il sito per la realizzazione dell’intervento di restauro e valorizzazione, affidato agli architetti Pier Paolo Perra e Maria Franca Perra. La restaurazione, finanziata congiuntamente da Medsea e dal comune di Terralba, consisterà in massima parte nel risanamento dalle cause di degrado, limitando allo stretto necessario i rifacimenti di parti mancanti. Il fine primario è quello di conservare i segni e gli effetti che il tempo, gli adeguamenti, le variazioni tipologiche e morfologiche hanno lasciato sull’edificio. Al piano terra saranno ospitati un archivio e una mostra sulla storia della torre, mentre al primo piano verrà allestito l’osservatorio del paesaggio delle Zone Umide. La terrazza che in passato ospitava i bracieri utili alla segnalazione di pericolo diventerà un punto di osservazione dell’avifauna e delle “terre d’acqua” circostanti. L’associazione 3DNA, grazie alla sua esperienza triennale in loco, collaborerà con azioni partecipative e di formazione, e con azioni di comunicazione a livello locale affinchè l’iniziativa si integri nella proposta turistico-commerciale locale.
La Torre di Marceddì tornerà a essere una viva presenza fra le bellezze che popolano il golfo di Oristano. Medsea prenderà presto in consegna il sito per la realizzazione dell’intervento di restauro e valorizzazione, affidato agli architetti Pier Paolo Perra e Maria Franca Perra. La restaurazione, finanziata congiuntamente da Medsea e dal comune di Terralba, consisterà in massima parte nel risanamento dalle cause di degrado, limitando allo stretto necessario i rifacimenti di parti mancanti. Il fine primario è quello di conservare i segni e gli effetti che il tempo, gli adeguamenti, le variazioni tipologiche e morfologiche hanno lasciato sull’edificio. Al piano terra saranno ospitati un archivio e una mostra sulla storia della torre, mentre al primo piano verrà allestito l’osservatorio del paesaggio delle Zone Umide. La terrazza che in passato ospitava i bracieri utili alla segnalazione di pericolo diventerà un punto di osservazione dell’avifauna e delle “terre d’acqua” circostanti. L’associazione 3DNA, grazie alla sua esperienza triennale in loco, collaborerà con azioni partecipative e di formazione, e con azioni di comunicazione a livello locale affinchè l’iniziativa si integri nella proposta turistico-commerciale locale.