La Nuova Sardegna

Oristano

Ardia, un nome per la prima Pandela

Ardia, un nome per la prima Pandela

Ma manca l’ufficialità. Candidato accreditato è Mario Chessa, se l’Ardia si terrà

12 marzo 2020
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SEDILO. Mettere involontariamente la sordina a qualunque discorso esuli dalla diffusione del coronavirus fa gioco al riserbo che ogni capocorsa dell'Ardia tenta di mantenere fino all'ultimo, ma tra un mese si conoscerà l'identità della prima pandela e si saprà se questa corrisponde al nome di Mario Chessa, da molti indicato come l'emulo di Costantino nella rievocazione della presa di Ponte Milvio. Con la grave emergenza sanitaria in corso tutto ciò che non riguarda la salute pubblica e il contraccolpo sull'economia passa comprensibilmente in secondo piano. Aspetti della vita comunitaria che in condizioni normali destano sempre un certo interesse, come l'Ardia per Sedilo, vengono ridimensionati al cospetto di un problema che improvvisamente ha stravolto le abitudini della gente. Di questi tempi a monopolizzare i discorsi di molti sedilesi, cavalieri ed estimatori della tradizione equestre in primis, sarebbe stata l'identità della prima pandela. Oggi, invece, l'argomento sembra appassionare molto meno i residenti. Anche perchè non è detto che l’Ardia, per fortuna a luglio si possa tenere. La corsa in onore di San Costantino è un evento di cui presto o tardi la comunità si dovrà occupare. E una delle figure centrali della rappresentazione storico-religiosa legata alle gesta di Costantino Magno in lotta per la successione al trono dell'Impero romano è la prima pandela. Stando alla consuetudine, il parroco dovrebbe aver nominato il prescelto poco dopo la festa di Sant'Antonio Abate, dunque in un periodo antecedente all'insorgenza dei primi focolai di Covid-19. L'investitura potrebbe risalire al massimo agli inizi di febbraio e in effetti in quel periodo hanno cominciato a circolare i primi nomi dei presunti condottieri. Tra questi c'è Mario Chessa, cavaliere di lungo corso e di comprovata bravura che ha già avuto il suo battesimo del fuoco nelle avanguardie del corteo equestre nel 2011. Quell'anno ricoprì il ruolo di seconda bandiera al fianco di Giovanni Pes, che peraltro viene indicato come uno dei possibili comprimari di Chessa. L'interessato ha negato con fermezza «Non sono io», ha detto l'allevatore di 47 anni. «Non credo che prima del 3 aprile si possano fare considerazioni di alcun genere visto tutto quello che sta succedendo».

Maria Antonietta Cossu

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