La Nuova Sardegna

Oristano

laconi 

Anziani nella casa di riposo, «Servono le videochiamate»

di Ivana Fulghesu
Anziani nella casa di riposo, «Servono le videochiamate»

LACONI. Guardarsi negli occhi attraverso uno schermo per sentirsi meno soli. In un periodo di emergenza sanitaria come quella che si sta vivendo, dove la distanza fisica è la misura necessaria per...

15 marzo 2020
2 MINUTI DI LETTURA





LACONI. Guardarsi negli occhi attraverso uno schermo per sentirsi meno soli. In un periodo di emergenza sanitaria come quella che si sta vivendo, dove la distanza fisica è la misura necessaria per fermare il contagio, anche un abbraccio virtuale può fare la differenza. Il pensiero è agli anziani, in particolare quelli che vivono nelle strutture, in un ambiente ovattato, dove il personale cerca di assicurare la massima tranquillità nonostante la paura che si vive all’esterno. Dei cambiamenti nella quotidianità sono però loro tra i primi a risentirne in uno degli aspetti, forse tra i più importanti, ovvero il contatto diretto con parenti e amici.

La socialità, infatti, riferita alla stretta rete di rapporti che si creano attorno agli anziani, specie nei piccoli paesi è, secondo gli studiosi, uno dei segreti della nota longevità dei sardi. In tal senso la Comunità alloggio laconese e il Comune hanno sempre favorito le visite e coinvolto gli ospiti della struttura nelle diverse attività del paese. Regole che inevitabilmente sono cambiate in questi giorni difficili principalmente per la sicurezza degli anziani. Per questo motivo l’Associazione per i diritti degli anziani ADA Sarcidano – Barbagia di Seulo e Mandrolisai, ha chiesto al Comune l’attivazione di un servizio di videochiamata nella Casa di riposo Sant’Ignazio da Laconi.

«A causa dell’emergenza sanitaria – scrive il presidente Ignazio Marrocu – e dei provvedimenti adottati dalle autorità, che vietano le visite dei parenti degli ospiti della struttura, e considerato che la situazione potrebbe protrarsi per un lungo periodo, si chiede la possibilità di attivare nella struttura un servizio di videochiamata». Una richiesta legittima rivolta all’amministrazione comunale che ha subito mostrato grande attenzione per garantire la sicurezza e il benessere degli ospiti, così come la Cooperativa Zerocento che gestisce la struttura.

C’è, però, da tener conto, in questo periodo difficile, dell’aspetto emotivo; se i più giovani, specie i bambini, risultano, infatti, più resilienti, diverso è per coloro che sono più avanti negli anni. Cosi potrebbe bastare una videochiamata per trovare tranquillità nel vedere i propri figli e nipoti che stanno bene. L’auspicio è dunque che questa richiesta venga esaudita in tempi brevi perché «tale opportunità – sottolinea Marrocu –, riuscirebbe in qualche modo a dare conforto, a ridurre il distacco tra ospiti e parenti e soprattutto a far sentire i nostri anziani meno soli».

In Primo Piano
Disagi

Alghero, tre passeggeri lasciati a terra per overbooking da Aeroitalia

di Massimo Sechi

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

Le nostre iniziative